Tbc, altro contagio su un bimbo nato nel 2010

14/09/2011 di

Un altro contagio su un bambino nato al policlinico Gemelli il 21 maggio 2010 e una nuova denuncia da parte del Codacons. L’emergenza si allarga ormai a macchia d’olio, tanto che il rettore Lorenzo Ornaghi scrive stamani in una lettera aperta affissa nella bacheca del nosocomio romano e inviata anche per mail ai dipendenti della struttura che «il policlinico sta vivendo una delle fasi più gravi della sua storia».

«L’intera Università Cattolica del Sacro Cuore – scrive il rettore – che sin dall’inizio ha sinceramente e profondamente condiviso le ansie e ogni motivo di disagio delle famiglie dei neonati, intende ora manifestare la propria speciale vicinanza e i propri sentimenti di solidarietà a tutti i lavoratori del Policlinico A. Gemelli». Il Codacons intanto, dall’inizio in prima linea sulla vicenda della Tbc, ha ricevuto oggi la coppia di genitori del piccolo risultato positivo al test. Le analisi, hanno spiegato i genitori, sono state effettuate privatamente, non rientrando il bimbo nel periodo indicato per i controlli gratuiti. Di qui l’ulteriore esposto alla Procura presentato dall’associazione in cui si chiede nuovamente alla Regione Lazio di estendere i test al 2010. Il presidente Carlo Rienzi ricorda che «oramai non ci sono solo casi di contagio risalenti allo scorso anno, ma addirittura anche le mamme iniziano a risultare positive ai test. E questo rende necessari controlli anche su tutte le mamme che hanno frequentato asili nido nel periodo luglio 2009-luglio 2010. Ciò per escludere un effetto domino nei contagi, e far s che chi risulti affetto da tbc possa sottoporsi alle necessarie cure senza infettare altri soggetti». In merito a quest’ultimo contagio, la governatrice del Lazio Renata Polverini sottolinea che «la Regione, attraverso l’unità di coordinamento, ha fatto tutto quello che i protocolli internazionali prevedevano. In questo momento quindi la parola spetta agli organismi giudiziari che stanno procedendo, e al Policlinico Gemelli, che ha comunque mantenuto un’unità di controllo per i test».

Dal Campidoglio arriva la notizia che verranno fornite informazioni e chiarimenti agli asili nido e le scuole materne che verranno concretizzati in un documento predisposto dalla Commissione Politiche sanitarie e dalla commissione Politiche scolastiche, insieme ad esperti della sanità romana. L’immunologo Fernando Aiuti, che presiede la Commissione Sanità di Roma Capitale assicura che «sarà inviata una circolare che specifichi le differenze tra malattia tubercolare ed infezione latente, le modalità di contagio e le norme igieniche da osservare negli ambienti scolastici ad fine di evitare l’eventuale trasmissione del batterio».