Incendio a Roma Tiburtina, ipotesi dolo

24/07/2011 di

Un grande incendio si è sviluppato verso le 4 nella sala apparati della stazione ferroviaria di Roma Tiburtina, dove da alcuni anni sono in corso lavori di ristrutturazione per trasformarla nel nodo principale della capitale per l’Alta Velocità.

IN TILT TRAFFICO FERROVIARIO: Pesantissime le ripercussioni sul traffico ferroviaria e cittadino con la chiusura della metro B, poi riaperta parzialmente. La stazione è stata dichiarata inagibile e disagi si stanno ripercuotendo in vari scali ferroviari italiani. Nella capitale i problemi si sono di fatto concentrati sulla stazione Termini con ritardi e passeggeri costretti a viaggiare in piedi.

IPOTESI DOLO PER IL ROGO: Non è esclusa la pista del dolo, a quanto si è appreso, al vaglio ci sarebbero diverse ipotesi, ma secondo una prima analisi le fiamme si sono sviluppate dall’interno. La segnalazione alla centrale operativa del Comando provinciale dei vigili del fuoco è arrivata alle 4.10. Dopo 9 minuti i vigili del fuoco erano sul posto. Le fiamme, che hanno avvolto importanti cavi elettrici che di fatto «governano» il funzionamento dei treni, si sono notevolmente autoalimentate poichè i vigili del fuoco hanno dovuto agire con cautela. Da otto ore i pompieri stanno lavorando per spegnere le fiamme con dieci squadre: quattro autobotti, quattro squadre, un carro schiuma e un mezzo speciale venuto dall’aeroporto di Fiumicino che serve per spegnere gli incendi sugli aerei e chiamato «polverina» proprio perchè lancia della polvere. A supporto ci sono anche 4 autobotti della protezione civile.

FUMO POTREBBE ESSERE TOSSICO: Poco prima delle 6 l’intera stazione è stata avvolta da un denso fumo nero, scaturito proprio dai cavi elettrici, che potrebbe essere tossico. Per questa ragione il sindaco Gianni Alemanno, che ha fatto un sopralluogo, ha invitato gli abitanti della zona a tenere le finestre chiuse.

RISCHIO COLLASSO CANTIERE: Le Fs ha subito parlato di «danno notevole», di «stazione inagibile», di «riflessi» per giorni sia per i treni pendolari, sia per alcuni a lunga percorrenza, mentre l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Lollobrigida ha sottolineato la possibilità di un ‘danno strutturale« e si ipotizza un »rischio collasso« del cantiere. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha definito la situazione »molto seria«.