Lasciano gemelli in auto per giocare alle slot machines

04/06/2011 di

Le drammatiche, quanto recenti, storie di Elena e Jacopo, scomparsi per essere stati dimenticati dai genitori, involontariamente, in macchina sembrano non aver insegnato nulla. Continuano le segnalazioni di piccoli parcheggiati drammaticamente insieme alle automobili. L’ultima ieri mattina intorno alle 9, a Roma in via Oderisi da Gubbio in zona Marconi. La macchina in doppia davanti ad un bar-sala giochi. A bordo due gemellini di 11 mesi. Stavolta però non si tratta di cortocircuito della memoria, ma di atto volontario per irrefrenabile desiderio di gioco, condiviso da una coppia, padre e madre rispettivamente di 32 e 37 anni che non sono riusciti a resistere al richiamo delle slot machines. Lei italiana casalinga, lui un operaio egiziano sono entrati in un bar – sala giochi portando con loro solo la figlia più grande, di due anni e lì sono rimasti per oltre due ore. La tragedia è stata evitata grazie all’intervento di un passante e della proprietaria di una negozio della zona. L’uomo ha notato i due piccoli in macchina da soli. E ha cominciato a controllarli per circa un’ora uscendo ed entrando dal negozio. Quando poi ha visto che i bimbi piangevano probabilmente per il caldo insopportabile ha chiamato il 113. Approfittando di un finestrino un pò aperto gli agenti del Commissariato San Paolo diretto da Luigi De Angelis e alcuni uomini del reparto volanti diretto da Eugenio Ferraro, hanno prestato soccorso ai bambini che fortunatamente, nonostante il caldo soffocante nell’abitacolo, non avevano avuto malori. La coppia intanto, noncurante dei loro figli giocava appassionatamente alle slot machines. E a giocare li hanno trovati proprio gli agenti che si erano messi alla ricerca del padre e della madre dei gemelli. I due genitori sono stati denunciati per abbandono di minore. La mamma, raccontano gli investigatori, si è giustificata dicendo che riusciva a controllare i gemellini dal bar. Solo dopo un pò si è resa conto del reale pericolo che i suoi figli avevano corso. Incredibile anche la spiegazione del negoziante alla domanda dei poliziotti sul perchè non avesse subito chiamato i soccorsi. «Qui davanti a questo bar-sala giochi tanti lasciano i bimbi in auto per andare a giocare, ‘e un continuo», ha detto. Tuttavia i bambini apparivano ben curati e i due genitori non hanno precedenti, così è stato deciso di riconsegnarli ai genitori con diffida. Sarà ora la procura dei minori a decidere se e quando mandare alla famiglia controlli dai servizi sociali. Tuttavia se dovessero ricadere nella febbre del gioco mettendo ai rischio la vita dei figli quest’ultimi verrebbero immediatamente allontanati da loro.