Omosessuali, l’Europride arriva a Roma

31/05/2011 di
europride-2011

Dopo Stoccolma, Zurigo e Varsavia, quest’anno sarà Roma la capitale dell’Europride, il più grande evento Lgbtqi (lesbico, gay, bisessuale, transessuale, queer e intersex) europeo. Nel cuore dell’Esquilino, all’interno dei giardini di Piazza Vittorio, dall’1 al 12 giugno sarà allestito l’Europride Park, uno spazio interamente dedicato a iniziative artistiche, concerti e dibattiti sui diritti degli omosessuali, mentre sabato 11 si svolgerà la tradizionale parata alla quale sono previsti un milione di partecipanti. E la Capitale d’Italia si prepara ad accoglierli accendendo con i colori arcobaleno il monumento simbolo per eccellenza: il Colosseo. A presentare l’evento questa mattina diversi componenti del comitato organizzatore dell’Europride 2011: la presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli Rossana Praitano, il presidente dell’Arcigay Paolo Patanè e la presidente del Mit (movimento italiano transessuali) Porpora Marcasciano. «Questo Europride è frutto della collaborazione tra realtà che vengono da ogni dove: dalla fede alla sport, dagli animatori di discoteche agli organizzatori di gay street – spiega Praitano – è uno dei momenti di maggiore sintesi degli ultimi anni». «Sarà il momento per fare una riflessione sull’Italia e l’Europa di oggi, in un momento molto particolare di questo paese – le fa eco Patanè – per smascherare l’approccio inaccettabile di certa politica che vede l’Europride come qualcosa contro qualcuno (come abbiamo sentito dalla bocca di Giovanardi) e la pochezza di chi vede la comunità lgbt come un problema e non risolve i problemi del Paese». «In Italia i nostri figli continuano ad essere cittadini di serie B – spiega la presidente dell’Associazione genitori omosessuali (Agedo) Rita De Santis -. Oltre alle aggressioni non vediamo nei programmi di nessun partito la volontà di portare i loro diritti ai livelli degli altri paesi europei». «Porteremo all’Europride il tema della depatologizzazione del transessualismo – aggiunge Marcasciano – e daremo alla parata il massimo del nostro contributo». E l’assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini conclude: «Roma è chiamata ad un’ennesima prova di accoglienza e sono sicuro che la supererà al meglio. L’11 giugno accenderemo il Colosseo con i colori rainbow e dall’1 al 12 giugno ‘coloreremò anche Porta Pia, Porta Maggiore, Porta Pinciana e Porta del Popolo». Ma non tutti guardano di buon occhio la manifestazione. «L’Europride non ci piace – afferma il presidente di Casapound Gianluca Iannone – lo troviamo volgare e esibizionista. Detto questo se hanno bisogno di manifestare, qui o in qualche altra parte di Roma è uguale». E Forza Nuova, che nei giorni scorsi ha affisso locandine all’Esquilino con su scritto «Contro Alemanno e contro il gay-pride», annuncia: «In concomitanza con l’Europride faremo una serie di iniziative per portare avanti la nostra idea di famiglia e di morale». Quali? Ancora non è dato saperlo.