Morto il consigliere regionale Mario Di Carlo

25/04/2011 di

È morto stamani Mario Di Carlo, consigliere regionale del Pd, ricoverato all’Ifo Regina Elena in seguito ad una malattia incurabile. Figlio di un «mondezzaio», di origini abruzzesi, come amava dire lui stesso del padre, era nato nel quartiere della Garbatella. Era laureato in chimica. Era stato dipendente della Provincia di Roma, dove aveva lavorato come chimico nel laboratorio d’analisi e presidente della Legambiente Lazio e direttore nazionale di Legambiente. Aveva ricoperto il ruolo presidente dell’Ama e poi presidente dell’Atac. Ed era stato amministratore unico di Sta-Atac/Cotral. Nella prima giunta Veltroni ricoprì il ruolo di assessore alla Mobilità del Comune di Roma, quindi nel 2005 fu eletto consigliere regionale diventando poi capogruppo della Margherita. Nel giugno 2008 Marrazzo lo nominò assessore alle politiche della Casa della Regione Lazio con delega ai rifiuti. Delega quest’ultima che riconsegnò in seguito ad una intervista alla trasmissione Reporter che trasmise un fuori-onda. Credendo che le telecamere fosse spente, Di Carlo con un linguaggio più che colorito, in romanesco, inventò inconsapevolmente il tormentone della «coda alla vaccinara» che a Roma divenne una sorta di cult sul web e spopolò anche sulle suonerie dei telefonini. «Mi scuso – disse – sono stato un ingenuo e chi sbaglia paga». Sul piano privato Di Carlo era un ex giocatore di rugby che ha militato fino alla serie B. Possedeva un allevamento di mucche e maiali biologici nel piccolo centro di Verrecchie, in provincia de L’Aquila, e vendeva carne biologica. Negli ultimi anni si dilettava nel riciclo di materiali che poi dipingeva.