Dimore storiche nel Lazio, apertura gratuita per 4 giorni: ecco cosa visitare

23/04/2019 di

La Casa di Riposo di Santa Francesca Romana a Trastevere con la piccola, antichissima chiesa di Santa Maria in Cappella che custodisce la raffinata croce in mosaico di Francesco Borromini, prima opera nota dell’artista ticinese. Il Bastione «La Favorita» di Gaeta, che abbina la sua storia secolare a una vista mozzafiato sul mare. Il complesso monumentale stratificato di Monterano, abitato dalla caduta dell’Impero romano fino agli inizi del XIX secolo. E poi il Palazzo Santarelli di Casperia, risalente alla fine del XVI secolo, con le sue 50 stanze e la cappella, e il Bosco Monumentale del Sasseto, sotto il Castello di Torre Alfina, con i suoi maestosi alberi e un’atmosfera da fiaba.

Il Lazio regala alla comunità 4 giorni di bellezza, cultura e divertimento grazie all’apertura straordinaria e gratuita dal 25 al 28 aprile delle tante dimore storiche del territorio regionale.

Forte del successo dello scorso anno, in cui nella sola giornata di apertura le dimore erano state visitate da ben 10 mila persone, l’iniziativa quest’anno si ripete con un programma ancora più articolato. In totale saranno 80 i siti visitabili nelle 5 province laziali, tra dimore, ville, castelli, parchi e giardini storici della Regione: segno della ricchezza di un territorio unico al mondo per la varietà del proprio patrimonio storico, artistico e paesaggistico, e che troppo spesso viene identificato solo con la Capitale. L’iniziativa rappresenta un chiaro esempio di quanto la sinergia tra pubblico e privato possa funzionare nel settore culturale: l’istituzione offre infatti un concreto aiuto ai proprietari di dimore storiche, che possono rendere fruibili i loro tesori condividendo parte dei costi.

Tutti i siti coinvolti fanno infatti parte della «Rete delle dimore storiche del Lazio», costituita nel 2017 in applicazione della legge regionale n.8 del 2016.

> I SITI A LATINA E PROVINCIA

Quest’anno i siti della rete sono arrivati a un totale di 130 (con 21 realtà che si sono aggiunte alle 109 selezionate attraverso il primo avviso pubblico). Alle dimore aderenti è stato destinato un bando per interventi di manutenzione e restauro: 32 progetti giudicati ammissibili (tra cui quelli per il recupero di Palazzo Farnese a Canepina, di Castello Ruspoli a Vignanello, di Palazzo Rospigliosi a Zagarolo, della Torre di Chia a Soriano nel Cimino) saranno finanziati con un importo totale di 1 milione 250 mila euro (con le risorse del bilancio triennale 2019-2021), mentre un nuovo bando sarà pubblicato a ottobre prossimo con altri 750 mila euro stanziati.

«La legge che ha dato il via a questo progetto verrà rifinanziata nella prossima legge di bilancio: noi crediamo nell’economia della bellezza e della cultura come volano per la crescita del Paese», ha detto oggi Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, «il vecchio modello di sviluppo della Regione si è esaurito, e dobbiamo costruirne un altro che punti su cultura, paesaggio e cibo per garantire una buona qualità della vita, benessere e lavoro. Del resto nel pianeta Terra non esiste un territorio come il nostro, con un patrimonio così ricco: il Lazio è il luogo dell’eterna scoperta».

Accanto ai tantissimi siti disseminati tra Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti, che apriranno le loro porte, nei 4 giorni dell’iniziativa (che coincidono con il lungo ponte) il pubblico potrà partecipare anche a un nutrito cartellone di appuntamenti: 55 eventi tra teatro, danza, circo contemporaneo, acrobatica aerea, musica, teatro di strada, 5 percorsi enogastronomici e 2 presentazioni del volume «I Giardini del Lazio».

Info e prenotazioni su: www.retedimorestorichelazio.it