Roma, sequestrati 2 milioni di articoli pericolosi. Anche giochi per neonati

15/10/2016 di

finanza-sequestro-giocattoliI Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno portato a termine, negli ultimi giorni, un piano di controlli volto a contrastare e reprimere la commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti e a tutelare la salute dei consumatori, spesso messa a repentaglio da articoli privi dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa di settore.

Più nel dettaglio, i militari del I Gruppo Roma hanno sviluppato una minuziosa e capillare attività investigativa sul territorio della Capitale ed in particolare nei pressi di un polo commerciale all’ingrosso sito in zona Roma est e presso un noto mercato rionale. Dagli accertamenti, è emerso che i prodotti contraffatti provenivano da depositi gestiti, nella maggior parte dei casi, da soggetti di nazionalità cinese, trasferiti durante le ore notturne e all’interno di piazzali ben occultati, dove veniva predisposta una celere “catena di montaggio umana” in grado di smistare in pochissimo tempo le consegne.

L’attività è culminata in 5 interventi grazie ai quali sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro oltre due milioni di articoli privi dei certificati di conformità previsti dalla normativa vigente e dunque riportanti diciture ingannevoli circa la qualità e la provenienza dei prodotti. Capi d’abbigliamento recanti marchi contraffatti delle più note griffe di moda destinati alla vendita al dettaglio presso mercati rionali dislocati in molteplici aree della Capitale, nonché materiale elettronico non riportante, o riportante indebitamente, il marchio “CE” ed accessori per telefonia, sino all’apposizione fraudolenta dei noti marchi “Apple” e “BTicino”.

Scoperto anche un ingente quantitativo di giocattoli destinati ai bambini di età inferiore ai tre anni risultati carenti di ogni controllo sulla sicurezza ed estremamente pericolosi in quanto formati da piccolissime parti, la cui scadente composizione avrebbe potuto danneggiare seriamente la salute di chi ne fosse venuto in contatto. Tredici persone, tra cittadini italiani ed extracomunitari, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per i reati, a seconda dei casi, di introduzione e vendita di prodotti contraffatti o privi dei requisiti di sicurezza. Ulteriori indagini sono ancora in corso al fine di individuare i canali di approvvigionamento dei prodotti sequestrati sia “a monte” che “a valle”.