CADE ELICOTTERO DELLA POLIZIA: DUE MORTI

16/10/2007 di
Un elicottero della polizia Ab206 è
precipitato poco dopo le 17 a Santa Palomba, alle porte di Roma,
provocando la morte dei due piloti: il dirigente del reparto
volo di Pratica di Mare Giovanni Liguori, di 50 anni, ed il
copilota l’ispettore capo Eliano Falivene, di 46 anni.
L’incidente è avvenuto in fase di atterraggio durante un
volo d’addestramento.

 
Nello schianto la cabina del mezzo è
andata completamente distrutta. Il dirigente della polizia
sarebbe morto sul colpo, mentre il copilota è stato estratto
dalle lamiere dell’elicottero in fin di vita; rianimato sul
posto, è stato trasportato al Policlinico Gemelli di Roma, dove
un’ora più tardi è morto.
I più esperti, i migliori, «uno degli equipaggi più
esperti della polizia con oltre 15 anni di volo», come ha detto
lo stesso capo della polizia Antonio Manganelli che li conosceva
bene: «È un pezzetto di noi che se ne va. Un equipaggio
espertissimo, avevo volato con loro qualche giorno fa: mi
avevano portato a Messina. Con Falivene abbiamo vissuto insieme
missioni complesse come le operazioni legate ai sequestri di
persone».
 
Eppure a morire, schiantandosi con un elicottero di servizio
sono stati proprio loro. Ancora non sono chiare la dinamica e
soprattutto le cause: un guasto al motore, un errore umano, un
malore. Di certo l’incidente è avvenuto in fase d’atterraggio o
comunque c’è stato il tentativo di compiere un atterraggio
d’emergenza, senza però riuscirci. Il velivolo, ha sostenuto
Manganelli, «era stato ritirato dalla manutenzione il 3 ottobre
scorso: era, quindi, in condizioni perfette», anche se poi ha
aggiunto che «stava effettuando un volo di addestramento in
una zona non particolarmente pericolosa».
 
Liguori, di origini salernitane, si era stabilito a Roma, ed
era single. Falivene era di Nettuno, località balneare a circa
60 chilometri da Roma, dove viveva con la moglie e due bambini.
Sono morti su un campo sterrato in una zona di campagna non
lontano dall’area industriale di Pomezia, vicino allo
stabilimento Fiorucci e all’interporto.
Il corpo del comandante è stato trovato a circa un metro
dall’elicottero, davanti al «muso» distrutto del velivolo,
poggiato sul fianco destro, con un pala dell’elica piantata al
suolo e l’altra, storta, puntata verso l’alto. Intorno tanti
pezzi del mezzo, tra cui i sedili dei due piloti.
 
L’area transennata si è riempita subito di tanti poliziotti,
soprattutto colleghi di Pratica di Mare, commossi, distrutti dal
dolore. Anche il vice-capo della polizia Nicola Cavaliere e il
questore di Roma, Marcello Fulvi, sono arrivati subito sul luogo
dell’incidente, mentre Manganelli correva al Gemelli.
Unanime il cordoglio delle maggiori cariche dello Stato: da
Napolitano, a Prodi, da Bertinotti a Marini, da Veltroni a
Marrazzo.