DEMANIO, CARCERI E CASERME A CITTA’ DEL LAZIO

15/10/2007 di
Caserme, carceri, poligoni di tiro e molto altro, per un totale di 22 beni immobili, da oggi sono a disposizione delle cittadine del Lazio, nelle quali da anni sono lasciate all’abbandono, grazie all’intesa firmata tra il vice ministro dell’ Economia Vincenzo Visco, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e il direttore dell’Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz. Gli immobili, già della Difesa verranno valorizzati e trasformati in luoghi per i cittadini.

 
I beni si trovano in quattro comuni in provincia di Roma (Civitavecchia, Guidonia Montecelio, Pomezia, Rocca di Papa) e in due in provincia di Latina (Gaeta, Cisterna di Latina) e potranno diventare, anche con l’apporto di capitali privati, strutture ricettive, scolastiche o di servizio. Tra i più
significativi il forte Michelangelo e l’ex carcere giudiziario di Civitavecchia, il forte Emilio Savio, la caserma Sant’Angelo Basso, la chiesa di San Michele, la Casina della ex Villa Reale e il Torrione Francese a Gaeta e le aree esterne dell’aeroporto di Guidonia.

L’intesa rientra nel Programma unitario di valorizzazione (Puv) che prevede la costituzione di un Tavolo tecnico operativo, con tutti i rappresentanti istituzionali interessati, per la predisposizione del progetto tecnico. Nel suggerire a Marrazzo di «usare sinergie con il demanio regionale» Visco ha ricordato che «nella modernizzazione del Paese questo recupero ad usi sociali di beni dismessi è strategico per l’Italia. Ci sono tanti beni – ha aggiunto – bisogna avere la pazienza di mettere insieme i pezzi», ma in sinergia con le istituzioni
locali perchè «non ha senso vendere una caserma senza che il comune interessato abbia fatto il Piano regolatore».