Isola pedonale, Rinascita Civile: servono iniziative culturali permanenti

05/09/2014 di
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isola-pedonale-latinaDamiano Coletta, presidente di Rinascita Civile, analizza la novità dell’isola pedonale a Latina: “Per la nostra città – scrive – questo evento ha una valenza eccezionale proprio perchè per tutto il resto del nostro Paese è un fatto “normale”. Una normalità vissuta dal cittadino e dall’amministrazione come una circostanza destabilizzante. Su questo argomento ci siamo già espressi attraverso un documento congiunto con Italia Nostra in cui abbiamo proposto la creazione di una Consulta che potesse prevedere la partecipazione attiva di varie componenti della cittadinanza ( associazioni culturali, ass. esperte di ciclabilità, commercianti).

Anche in questo caso ci sembra “normale” coinvolgere chi vive certe situazioni sul “campo”, chi ha più esperienza e competenza, chi sarà il fruitore quotidiano della proposta. Ed anche in questo caso la proposta di partecipazione ( … normale…) ci sembra vissuta, da parte dell’amministrazione, come un fastidio, un’ingerenza potenzialmente destabilizzante, al di là delle dichiarazioni pubbliche demagogiche. E’ una semplice questione di partecipazione e di attenzione e quindi di rispetto per il cittadino. Un cittadino più consapevole è sicuramente un cittadino migliore. Forse a qualcuno può far più comodo avere a che fare con cittadini poco consapevoli… Purtroppo l’impatto iniziale è stato negativo, proprio perchè il cittadino ha subìto questa scelta e quindi ne percepisce solo le criticità. Come abbiamo scritto nel nostro documento l’isola pedonale è un punto di partenza e non un punto d’arrivo.

Non basta, per i primi dieci giorni, riempire il centro di eventi solo per mettersi in pace con la coscienza. Gli attrattori culturali devono essere permanenti , attraverso un percorso che duri nel tempo ed attraverso la giusta fruizione degli spazi. L’occasione per andare in centro , a piedi, va creata e stimolata in maniera strutturata, riempiendo di contenuti culturali una scatola che rischia di essere vuota. Poi magari , di riflesso, ci si affaccia anche ai negozi, senza il bisogno di arrivarci direttamente con l’auto. Ci sembra che debba essere spinto e valorizzato un diverso atteggiamento culturale da parte dei cittadini e degli amministratori. E’ un percorso che richiede tempo , motivazioni e valori culturali da mettere in campo. Solo così si riescono a superare le criticità che inizialmente vengono viste come ostacoli insormontabili. Solo così si troverà il gusto di passeggiare in centro , arrivandoci magari in bicicletta ( e l’anello ciclabile?). Ora ovviamente diamo a tutti un giusto tempo di osservazione e , tra una mesata, proveremo a fare il punto della situazione e diremo sicuramente la nostra”.