Bimba morta sugli sci, indagato solo il ragazzo che la investì

06/08/2014 di
pista-sci-weissmatten-gressoney

ciao-matilde-stadio-olimpico-romaL’unico indagato per la morte sulle piste da sci a Gressoney-Saint-Jean di Matilde, la bimba di Latina di tre anni, nell’incidente del 9 marzo scorso resta il suo investitore, un ragazzo di 17 anni di Chieri.

Le perizie sull’incidente consegnate in questi giorni al sostituto procuratore di Aosta Pasquale Longarini escludono infatti responsabilità colpose per il maestro di sci che accompagnava la vittima e altri otto bambini, per la scuola di sci e per il gestore delle piste.

Dai primi riscontri era emerso che al momento dell’incidente, avvenuto dietro a un dosso, l’investitore procedeva a oltre 50 chilometri orari. Nei confronti del giovane procede per omicidio colposo la procura del tribunale per i minorenni di Torino. Secondo i medici legali all’origine della morte della bimba fu «un impatto violento» che provocò la «frattura di una vertebra cervicale».

Le perizie erano state affidate alla guida alpina di Cervinia Giuliano Trucco, già direttore del Soccorso alpino valdostano, al professore di ingegneria del Politecnico di Torino Giorgio Chiandussi e all’assistente capo della polizia di Stato Davide Ceccarelli, ex istruttore della nazionale italiana di sci.