FARMACI/IL 27% DELL’EXPORT E’ DEL LAZIO: LATINA TRAINA LA CRESCITA

08/05/2007 di
Lazio protagonistà del settore farmaceutico italiano, soprattutto per quanto riguarda l’export: «Il 27% del ‘flussò commerciale verso l’estero che la Regione può vantare riguarda prodotti farmaceutici, nati soprattutto all’interno del sistema produttivo locale interprovinciale di Roma-Latina-Frosinone, dove operano decine di grandi imprese multinazionali per un totale di oltre 14.200 addetti, pari al 20% della forza lavoro nazionale del comparto».

 
 
A ricordare i ‘numerì laziali nel settore farmaceutico è stato Sergio Dompè, presidente di Farmindustria, intervenendo oggi a Roma alla presentazione del congresso Pharma Finance 2007.
 
«L’export farmaceutico laziale – ha continuato Dompè – pesa per il 27% del totale e dal 1998 è più che raddoppiato, crescendo in media più del 10% l’anno e determinando da solo circa il 70% dell’incremento totale delle esportazioni regionali. Parliamo della seconda Regione farmaceutica in Italia, dopo la Lombardia, sede di molte imprese a capitale italiano ed estero di rilevanza internazionale, con una forte presenza produttiva e di ricerca. Roma e Latina sono rispettivamente la seconda e la terza provincia in Italia (dopo Milano) per numerosità di addetti nella farmaceutica e di ricercatori».
 
Per quanto riguarda il biotech, «nel Lazio gli addetti superano i 5 mila – ha ricordato il presidente di Farmindustria – e i ricercatori sono oltre 500. Il fatturato complessivo è di 1.721 milioni di euro, mentre gli investimenti raggiungono gli 84,3 milioni.

L’affermazione del settore biotech – ha concluso Dompè – è strettamente legata alla compresenza di una serie di fattori di diversa natura: imprese del farmaco, aziende biotech orientate verso l’esterno, strutture sanitarie d’eccellenza, università e centri di ricerca».