Medici e infermieri aggrediti, un corso per gestire le emergenze

24/04/2014 di
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Medici e infermieri aggrediti negli ospedali? Il sindacato infermieristico Nursind di Latina ha promosso un evento formativo, con crediti Ecm, dal titolo “La gestione del rischio connesso al fenomeno dell’aggressività e/o violenza negli ambienti di lavoro” che si è tenuto nella sala conferenze dell’ospedale Dono Svizzero di Formia.

“Lo scopo del corso – spiegano i promotori – è addestrare gli infermieri a utilizzare in maniera consapevole tecniche specifiche per ridurre i rischi in caso di condotte violente e aggressive. Si tratta di tecniche dette di de-escalation che, in realtà, gli operatori mettono già in atto ma senza conoscere la teoria e i sistemi che in qualche modo riescono a predire l’esplosione di un comportamento violento. Quindi per un infermiere riconoscere la fasi della ‘curva di escalation’ delineata dagli studiosi della teoria dell’aggressività significa essere in grado di prevenire l’aggressione perché le tecniche di de-escalation hanno maggiore probabilità di successo se attuate al momento giusto”.

Nel corso della giornata gli esperti (Giuseppe Braga e Annamaria Tanzi) hanno inoltre relazionato sulla normativa di igiene e sicurezza focalizzando però l’attenzione sull’origine dei comportamenti aggressivi e sui modelli di gestione. Un infermiere in grado di anticipare una situazione potenzialmente pericolosa, soprattutto nei reparti di ‘trincea’ come il Pronto soccorso, rappresenta una risorsa per l’intera organizzazione lavorativa. A Latina negli ultimi mesi si sono verificati numerosi episodi di aggressione.