A Latina “Aut” il sogno di Peppino Impastato

22/10/2013 di
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Dopo l’esordio dello spettacolo “Aut. Il Sogno di Peppino. Attualizzare Impastato”, nel dicembre 2011, alla presenza di Giovanni Impastato, dopo essere stato rappresentato il 10 maggio 2013 a Cinisi, all’interno dei Casa Badalamenti/Casa 9 Maggio, avendo come pubblico i compagni storici di Peppino come Salvo Vitale e Faro Di Maggio, dopo essere stato rappresentato in diverse situazioni da centri sociali occupati a scuole e di fronte ai parenti delle vittime di mafia pugliesi, per “Aut” con il tour “Peppino In Movimento” giunge il momento di andare verso il Nord Italia, coprendo tappe fondamentali di un percorso di teatro e militanza scopo primo dell’autore Giulio Bufo.

Appuntamento giovedì 24 (ore 20,30) a Latina presso il circolo Hemingway. Ingresso a prenotazione con posti limitati, info 3933364694.

“Aut-Il sogno di Peppino” è uno spettacolo che riscopre il Peppino Impastato rivoluzionario. Cogliendo il collegamento della mafia con il sistema capitalistico, riscopre lo spirito politico della vita militante di Peppino, rendendo lo spettacolo stesso intrinsecamente militante.

“Quella vita, fatta di ribellione, di denuncia, di lotta e di coraggio ritorna sulla scena quasi in punta di piedi, in disordine, con la freschezza di un giovane sognatore la cui vita sarà causa della sua morte. L’attore in scena canta con l’accompagnamento del flauto di Federico Ancona: “Facciamo finta che tutto va bene!”. Perché troppo spesso è questo l’atteggiamento di molti di fronte ai delitti e alle nefandezze della mafia e del sistema politico corrotto.

Ed è questo ciò che Peppino ha combattuto per tutta la sua vita e Giulio Bufo, attraverso l’arte della parola, la gestualità e la sua singolare capacità vocale, cerca di fare lo stesso in teatro oggi. Lo spettacolo ha la capacità di sollecitare domande, riflessioni, e di portare una maggiore consapevolezza negli occhi degli spettatori. Il grido del personaggio è rivolto alle coscienze, su di esse vuole suscitare una presa di posizione e l’assunzione di una speranza che possa dare corpo ad un’utopia per le nuove generazioni.” (da Teatro.org)

Le lotte sociali di Peppino, la sua partecipazione a fianco delle occupazioni dei contadini contro la costruzione della terza pista dell’aeroporto di Punta Raisi, richiamano le lotte dei No Tav e quelle del No Mous.
Lo spettacolo, allora, trae il proprio significato politico dalla riflessione di Impastato, attualizzandola alle lotte del presente ed avvicinandolo alla gente che continua a portare avanti certe battaglie.

Quelle per i diritti di cittadinanza, della libera circolazione, per la tutela del territorio, per la creazione di spazi sociali occupati e liberati dal mercato, per il diritto ad un esistenza dignitosa, per le lotte dei beni comuni e della collettivizzazione di essi.