GIANFRANCO PANNONE ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Nel 1998 Gianfranco Pannone ha
realizzato il suo primo lungometraggio, LAmerica
Roma, film (presto di nuovo in dvd nelle librerie) dedicato agli Spaghetti
western, che numerosi venivano realizzati intorno alla capitale, e ai suoi
protagonisti, stunt-man romani de Roma in cerca di fortuna. Ne LAmerica a Roma Pannone provava a
cercare un nesso tra i messicani straccioni e rivoluzionari che quegli
stunt-man interpretavano e i brutti, sporchi e cattivi delle borgate romane
degli anni 60. Qualcosa di simile il regista napoletano individua in Se sei vivo spara, che leclettico
Giulio Questi girò nel 1966.
realizzato il suo primo lungometraggio, LAmerica
Roma, film (presto di nuovo in dvd nelle librerie) dedicato agli Spaghetti
western, che numerosi venivano realizzati intorno alla capitale, e ai suoi
protagonisti, stunt-man romani de Roma in cerca di fortuna. Ne LAmerica a Roma Pannone provava a
cercare un nesso tra i messicani straccioni e rivoluzionari che quegli
stunt-man interpretavano e i brutti, sporchi e cattivi delle borgate romane
degli anni 60. Qualcosa di simile il regista napoletano individua in Se sei vivo spara, che leclettico
Giulio Questi girò nel 1966.
Ho voluto ancora una volta trovare un nesso tra
alcuni film italiani di genere e la storia recente e spesso irrisolta del
nostro Paese, ha dichiarato Pannone. In che modo? Nel suo ultimo documentario
breve, Una QUESTIone poco privata – Conversazione con Giulio Questi, che
mercoledì 5 settembre (prima della proiezione di Se sei vivo spara) sarà presentato come evento speciale alla Mostra
del cinema di Venezia nellambito della retrospettiva dedicata ai western
italiani, Pannone, in questo momento impegnato sulle riprese del film
documentario Il sol dellavvenire, si
domanda se cè un nesso tra gli
Spaghetti western e la storia recente dItalia. A vedere Se sei vivo spara, il western pop che Giulio Questi realizzò con
Kim Arcalli, sembrerebbe proprio di sì. Tra il 44 e il 45, Questi (come
Arcalli, del resto) combatté da partigiano sulle montagne del Nord Italia. Lui
stesso ha avuto modo di dichiarare che alcune scene molto cruente del film si
rifanno alla sua esperienza di partigiano.
alcuni film italiani di genere e la storia recente e spesso irrisolta del
nostro Paese, ha dichiarato Pannone. In che modo? Nel suo ultimo documentario
breve, Una QUESTIone poco privata – Conversazione con Giulio Questi, che
mercoledì 5 settembre (prima della proiezione di Se sei vivo spara) sarà presentato come evento speciale alla Mostra
del cinema di Venezia nellambito della retrospettiva dedicata ai western
italiani, Pannone, in questo momento impegnato sulle riprese del film
documentario Il sol dellavvenire, si
domanda se cè un nesso tra gli
Spaghetti western e la storia recente dItalia. A vedere Se sei vivo spara, il western pop che Giulio Questi realizzò con
Kim Arcalli, sembrerebbe proprio di sì. Tra il 44 e il 45, Questi (come
Arcalli, del resto) combatté da partigiano sulle montagne del Nord Italia. Lui
stesso ha avuto modo di dichiarare che alcune scene molto cruente del film si
rifanno alla sua esperienza di partigiano.
Nel corso della conversazione che
il cineasta intavola con Gianfranco Pannone sulla genesi del suo unico film
western, le immagini più cruente di Se
sei vivo spara, si intrecciano con alcuni brani tratti dai racconti sulla
guerra partigiana scritti dallo stesso Questi e da lui stesso letti, con un
finale a sorpresa.
In questo momento ha aggiunto
Gianfranco Pannone sto realizzando a Reggio Emilia un film dal titolo IL SOL
DELLAVVENIRE insieme al giornalista Giovanni Fasanella. Una sorta di
Latina/Littoria dei comunisti in salsa emiliana, un film dedicato, ancora una
volta, al passato recente del nostro controverso paese