PRIMARIE DEL PD, PETIZIONE SUL WEB
Nasce il Comitato online per le Primarie a Latina. Il Comitato, formato da iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico e di altri partiti dell’area progressista, si propone di promuovere l’organizzazione delle Primarie per la scelta del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra.
«Le Primarie – spiega il coordinatore del neonato Comitato, Andrea Giansanti – rappresentano un momento importante di coinvolgimento di tutta la cittadinanza. Il Comitato per le Primarie a Latina chiede quindi al centrosinistra ed in special modo al Pd, che ne è il partito più importante, di farsi al più presto promotore della consultazione popolare per individuare il candidato con cui fronteggiare la destra e tutti coloro che hanno malgovernato la città di Latina negli ultimi diciassette anni».
Il Comitato ha già un sito internet funzionante: www.primarielatina.it. «Come primo Comitato per le Primarie – prosegue il coordinatore – abbiamo scelto di costituirci online per avere una forma agile e facilmente raggiungibile da tutti. Siamo presenti anche su Facebook, ed abbiamo intenzione di ampliare il più possibile l’adesione, perché come dice il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini, le Primarie non sono uno strumento qualsiasi: sono un pezzo della nostra ragione sociale, sono un modo di interpretare l’esigenza di apertura alla società senza cui i partiti si rinchiudono e si rinsecchiscono.
Per questo, prosegue Franceschini, non si può affidare al veto di uno qualsiasi dei partiti di una futura coalizione la possibilità o meno di fare le primarie: chi vuole stare in coalizione con noi deve sapere che alle Primarie per la scelta del candidato comune noi non possiamo rinunciare e noi non rinunceremo mai. Io stesso ho aderito all’appello lanciato dall’Unità per attivare le Primarie anche riguardo la scelta dei candidati al Parlamento, se resta l’attuale legge elettorale.
Anche perché l’astensionismo ha raggiunto il 40 per cento, e tramite le Primarie abbiamo l’opportunità di tornare a dialogare con quella parte della cittadinanza sfiduciata dalla politica, a cui proporre una alternativa forte, autorevole e condivisa. Basterebbe convincere un terzo degli astensionisti per colmare il gap nei confronti degli avversari».
Giansanti da sempre è un convinto promotore della consultazione popolare. «Lo scorso anno fui in prima linea nel chiedere le Primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Provincia e, provocatoriamente, annunciai la mia disponibilità poiché il tempo stringeva e lo statuto del Pd prevede che vengano in ogni caso selezionati con il metodo delle Primarie gli aspiranti alla carica di sindaco, presidente di Provincia e presidente di Regione, garantendo la presenza di più candidati del partito. Le Primarie non furono fatte, e sappiamo com’è andata a finire. La storia recente ci indica che le Primarie non sono garanzia di vittoria elettorale, ma se non vengono effettuate la sconfitta è certa: è stato così, oltre che per le Provinciali, anche per le Regionali, nel Lazio e non solo, per il Comune di Roma e per tante altre realtà importanti. Mentre in Puglia, a Venezia, ad Ancona, a Firenze ed in altri contesti difficili, le Primarie senza vincitori annunciati hanno permesso di conseguire poi un successo elettorale altrimenti non così scontato. Stavolta il margine è adeguato per preparare ed allestire al meglio le Primarie per il sindaco a Latina: dobbiamo però partire subito e fissare un limite di tempo. Entro il 31 dicembre va svolta la consultazione popolare per permettere a chi otterrà l’investitura di lavorare per definire il programma e ampliare la coalizione. Perché – conclude Giansanti – allo schieramento dei partiti che aderiranno alle Primarie potranno successivamente aggiungersi altre formazioni politiche e altre liste: non è un meccanismo chiuso ma un sistema aperto, che però consente di arrivare pronti alla sfida elettorale, con una leadership rafforzata dall’investitura popolare, e che grazie ad essa sarà in grado di operare per promuovere il progetto di città elaborato dal centrosinistra ed aggregare attorno ad esso quante più persone vogliono dare finalmente una svolta al futuro di Latina».