VENTOTENE, WWF: INACCETTABILE IL TASSO DI ABUSIVISMO EDILIZIO

24/08/2010 di

«A seguito dei sequestri del Noe di Roma, operati
nell’isola di Ventotene, dei siti ospitanti discariche abusive, nonché di alcune
opere edili presumibilmente realizzate abusivamente in area soggetta a vincolo
paesaggistico e senza aver ottemperato alla diffida con la quale si ordinava di
procedere al ripristino dello stato dei luoghi, il WWF Lazio plaude all’operato dei
nucleo investigativo ed intende chiedere agli inquirenti di allargare le indagini,
denunciando così la gravissima situazione ambientale in cui versa, ormai da tempo, la
piccola ma preziosa isola di Ventotene, grande appena 1,3 Kmq eppure teatro di scempi
ambientali di ogni tipo». Così una nota dell’associazione ambientalista.

«Da mesi stiamo raccogliendo tutte le notizie e le informazioni – dichiara Vanessa
Ranieri, presidente WWF Lazio – che potrebbero essere sicuramente oggetto di un vero
e proprio dossier sull’argomento. Il tasso di abusivismo edilizio sull’isola è
inaccettabile (2 case su 3 non risulterebbero accatastate) e la maggior parte dei
lavori edili anche pubblici non avrebbe i necessari pareri di tipo ambientale
necessari all’interno di una Riserva Naturale Statale, oltreché Area Marina Protetta,
Sito di Interesse Comunitario (SIC) e in una Zona di Protezione Speciale (ZPS)».
«Sembra ormai che a Ventotene si costruisca ovunque, persino nelle vecchie cisterne
borboniche, nell’antico Porto Romano e nel cuore della zona A della Riserva Naturale,
a Punta dell’Arco», conclude il WWF.