AFA A LATINA, ONDATE DI CALORE IN TUTTO IL LAZIO

18/07/2010 di

Giornata di caldo intenso oggi in tutto il Lazio, in particolare a Latina. Tutte le province sono state interessate da «ondate di calore», vale a dire il livello 3 delle condizioni meterologiche che richiedono di adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio. In aumento i malori, specialmente tra gli anziani e tra chi soffre di patologie croniche.

caldo_fontana_ragazza_bagnataSecondo il bollettino della protezione civile questa situazione ha riguardato oggi tutti capoluoghi di provincia (Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo), con l’aggiunta di Civitavecchia.

Il livello 3 resterà anche domani in tutto il Lazio, con l’eccezione di Viterbo dove la morsa del caldo lascerà spazio ad una situazione pari a livello 1, ovvero, come recita il bollettino della protezione civile, condizioni meteorologiche che non rappresentano un rischio per la salute della popolazione ma possono precedere il verificarsi di condizioni di livello 2.

CARO-BOLLETTE, EUROPA: STOP ELETTRODOMESTICI SPRECONI – L’afa
stringe la penisola e gli italiani corrono ai ripari mettendo in funzione i condizionatori. Si impennano, così, i consumi di energia elettrica, che ieri hanno
raggiunto il picco dall’inizio anno, con la lancetta del wattometro su 56.400
MegaWatt, cifra poco distante dal record del 20 luglio 2007, quando il consumo toccò quota 56.589 Mw. Nelle prime settimane di luglio, secondo il gruppo Unieuro, le vendite di condizionatori «sono sensibilmente aumentare rispetto al 2009, confermando il comportamento d’acquisto ‘emotivò degli italiano» che corrono a comprare i condizionatori quando il caldo diventa intenso.
Gli apparecchi per il freddo sono quelli che assorbono maggiore quantità di energia nelle case (23%) rispetto agli altri elettrodomestici e per ridurre la bolletta energetica dei cittadini si è attivata l’Unione Europea attraverso un regolamento comunitario che, dal 1 luglio, ha messo al bando i frigoriferi e congelatori di classe inferiore alla A, (l’etichetta energetica di colore verde che indica un minor consumo di energia). Sul mercato saranno immessi d’ora in poi solo apparecchi di classe A, A+ e A++ e presto arriveranno direttive anche per gli altri elettrodomestici, mentre i prodotti in stock, considerati come già immessi, potranno essere ancora venduti fino ad esaurimento (quelli delle classi da B a G). Il risparmio energetico che si otterrà, secondo Arianna Vitali, responsabile del programma energia del WWF EPO (European
Policy Office), sarà di circa 6 Twh all’anno nel 2020, «cifra che corrisponde al consumo di elettricità utilizzata in un anno a scopi domestici in Portogallo». I consumatori, però, sono all’ oscuro rispetto alla rivoluzione delle etichette. Secondo Primo Mastrantoni, segretario nazionale dell’Aduc «manca del tutto
l’informazione» ed è possibile che «con l’intenzione di rincorrere l’occasione, si acquistino elettrodomestici a prezzi stracciati che però consumano molta più energia». La differenza nel consumo di energia è significativa: un frigo A++ consuma in media 120 kwh per anno, un frigo B ne consuma 300, più del doppio. Il regolamento europeo, secondo Mastrantoni, consentirà agli italiani un risparmio di 40-60 euro all’anno, «poca cosa, rispetto al vantaggio per i produttori di energia – aggiunge il segretario dell’Aduc – che avranno bisogno di produrre meno energia e di conseguenza fare meno importazioni di petrolio o di gas». La semplificazione voluta dalla Comunità europea, però, secondo il WWF, rischia di creare ulteriore confusione per i cittadini, perchè la suddivisione in sotto classi (A+ e A++) non rende efficacemente il forte divario nel consumo di energia, per questo l’organizzazione ha investito nella realizzazione di un sito www.eurotopten.it che analizza elettrodomestici, televisori, stampanti e autovetture e li classifica in base all’efficienza energetica, all’impatto ambientale e ad altri criteri di qualità. «Un frigo A++ consuma il 45% in meno di un frigo A – conclude Vitali – questo vuol dire che l’etichetta non riesce a fare bene la differenza fra un frigo A ed un frigo A++: il consumatore può pensare che entrambi gli elettrodomestici siano efficienti visto che hanno l’etichetta A ma il consumo energetico medio varia moltissimo. Se i circa 18 milioni di apparecchi di refrigerazione per uso domestico venduti in Europa ogni anno fossero tutti A, questi nuovi elettrodomestici userebbero ogni anno 3.9 miliardi di kWh, se fossero tutti A++ il consumo totale sarebbe invece di 2.1 miliardi di Kwh l’anno».