MAFIA A FONDI, GIUDICE RICUSATO: PROCESSO A RISCHIO
La Cassazione ha deciso: il giudice Aldo Morgigni è stato ricusato così come chiesto dagli avvocati di Tripodo e Trani, i due principali imputati.Il gup aveva firmato atti precedenti all’inchiesta Damasco 2 ma collegati alle stesse persone. L’inchiesta, infatti, è la somma di altri tre filoni precedenti. Da qui l’incompatibilità del giudice che ieri sera è stato ricusato. Ora tutto il processo è a rischio: anche gli altri imputati potrebbero invocare la nullità del rinvio a gudizio disposto da un giudice ora considerato incompatibile.
Il processo per le infiltrazioni mafiose a Fondi, legato all’inchiesta “Damasco 2”, inizierà il 20 ottobre presso il collegio penale del Tribunale di Latina. Due giorni fa si è conclusa l’udienza preliminare a Roma, proprio davanti al giudice Aldo Morgigni. Dopo circa tre ore di camera di consiglio il giudice ha letto il lungo dispositivo.
A giudizio 24 persone in tutto, ma alcuni capi di imputazione sono caduti con una sentenza di non luogo a procedere. Il filone dell’inchiesta legato agli appalti per la costruzione delle cappelle gentilizie al cimitero ha subito un duro colpo, ma anche per altri appalti sono cadute le accuse. Il 6 luglio 2009 finirono in carcere Carmelo e Venanzio Tripodo, Franco e Pasqualino Peppe, Vincenzo Bianchò, Antonio Schiappa, Alessio Ferri, Igor Catalano, Giuseppe Bracciale, Antonino D’Errigo, Massimo Anastasio Di Fazio, Dario Leone, Pietro Munno, Gianfranco Mariorenzi, Tommasina Biondino e Riccardo Izzi. Alcuni giorni dopo si costuì Aldo Trani.
Il quadro è tecnicamente complesso, ma una volta iniziato il processo a Latina, a ottobre, si entrerà nel merito delle accuse ascoltando i testimoni dell’accusa e della difesa. Una lunga serie di appalti sarebbero stati pilotati grazie agli appoggi del gruppo criminale nell’amministrazione comunale di Fondi: la Procura contesta l’associazione per delinquere di stampo mafioso promossa e diretta da Carmelo Giovanni Tripodo, Antonino Venanzio Tripodo e Aldo Trani.