TRAGEDIA ITRI, APERTA UN’INCHIESTA. PAESE IN LUTTO

12/06/2010 di

Cantiere sequestrato e un’inchiesta aperta dalla procura di Latina per duplice omicidio colposo dopo la tragedia che si è consumata nel pomeriggio di
ieri in un cantiere edile a Itri,
nel sud pontino. Vittime due operai, Luigi Ruggeri, 55 anni, e Renzo Di Biase, 50 anni, entrambi di Itri, il primo titolare della ditta.

Gli operai erano nel cestello di una gru installata su un camion per eseguire lavori di rifacimento della facciata di una palazzina in via delle Querce, quando la gru, fissata alla piattaforma, ha cominciato ad oscillare e improvvisamente il braccio ha ceduto schiantandosi a terra. Entrambi sono rimasti schiacciati sotto il peso dei macchinari, davanti agli occhi degli altri operai del cantiere che hanno immediatamente lanciato l’allarme ai soccorsi. L’inchiesta dovrà ora chiarire l’esatta dinamica dell’ accaduto e le cause dell’incidente. Nel cantiere sono accorsi ieri decine di amici e parenti delle vittime e anche il sindaco Giovanni Agresti, che ha dichiarato oggi giornata di lutto cittadino.

FILLEA: MORTE OPERAI FACCIA RIFLETTERE – «Tre riflessioni si impongono dopo la morte di altri due lavoratori edili nella nostra provincia, questa volta a Itri. Primo. La funzione di vigilanza sulla manutenzione e sullo stato di sicurezza dei macchinari come quello che ha causato la morte dei due operai è demandata all’Ispesl, l’Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro. Proprio l’Ente che con la manovra finanziaria di questi giorni il Governo vuole cancellare. È evidente quanto sia assurdo tale provvedimento e si inserisca in quella tendenza che ha l’attuale Governo a destrutturare tutto l’apparato di controllo e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro». Così in una nota Ezio Giorgi, Segretario generale della Fillea-Cgil della provincia di Latina. «Secondo – aggiunge – Da una indagine da noi condotta risulta che tutti i lavoratori edili morti per infortunio in questi ultimi anni nella nostra provincia, compresi i due operai di Itri, non abbiano mai fruito della formazione sulla sicurezza messa gratuitamente a disposizione di aziende e lavoratori da parte degli Enti bilaterali di settore: Ente scuola edile e Comitato paritetico territoriale. In buona parte perché dipendenti di aziende che non iscrivono i lavoratori in Cassa edile, come contrattualmente previsto, e in parte perché le aziende regolarmente iscritte non fruiscono dei corsi di formazione, tra l’altro obbligatori per legge». «Terzo. Qualche minuto prima di avere la comunicazione del drammatico incidente di Itri, la Prefettura di Latina aveva chiamato per informarmi che il giorno 21 giugno verrà convocato il Tavolo provinciale sulla sicurezza al quale verrà sottoposto il Protocollo di intesa su sicurezza e legalità su cui in questi ultimi sei mesi abbiamo lavorato, strettamente in contatto con la Prefettura stessa. Nella tragedia del
momento, è una notizia estremamente positiva – conclude – È quello l’unico strumento che, coinvolgendo tutti i soggetti, sia istituzionali che non, che a livello provinciale si occupano di sicurezza e prevenzione nei cantieri edili ed in agricoltura, può fungere da strumento fortemente deterrente per quel che riguarda gli infortuni sul lavoro».