SULPM: VIGILI CONTRIBUISCANO ALLA LOTTA ALLE MAFIE

07/06/2010 di

«Anche la polizia locale potrebbe contribuire, come avviene in moltissime altre zone d’Italia, nella lotta contro le associazioni criminali di stampo mafioso, a partire dal controllo integrato del territorio. Collaborando insieme alle altre polizie statali potrebbero liberare le forze di quest’ultime da compiti di prossimità per indirizzarle nelle indagini dei reati tipici della Camorra, ma non si capisce per quale motivo nella provincia di Latina questo percorso viene ostacolato spesso proprio dalla politica». Lo ha dichiarato in una nota Alessandro Marchetti, segretario regionale Sulpm.

«Per quale motivo ad esempio solo la metà dei vigili di Fondi e Sperlonga – ha aggiunto Domenico Paravani, segretario provinciale Sulpm e poliziotto municipale a Terracina – pur avendone i requisiti, ha la qualifica di agente di pubblica sicurezza che hanno invece tutti i 55 mila poliziotti municipali d’Italia? È un atto obbligatorio previsto dalla legge 65/1986, all’assunzione il sindaco deve inviare l’elenco al prefetto e questi provvede alla nomina, restano esclusi solo quelli che hanno dei precedenti penali, ma non è il caso naturalmente dei vigili di Fondi e Sperlonga».

«Oggi i poliziotti municipali di questa provincia sono lasciati disarmati – hanno proseguito i due sindacalisti ricordando ‘che sono armati solo a Latina, Terracina, Sabaudia e a Fondi ce l’ha solo un terzo del corpò – e quindi nell’impossibilità di poter controllare il territorio realmente, se c’è uno col coltello che tenta la rapina non possono far altro che gridare aiuto, come farebbe qualsiasi altro cittadino, quindi cosi sono inutili. L’impressione è che si voglia facciano solo multe anziché contribuire all’aumento della sicurezza sensibile del territorio».

«È davvero singolare che poi questo avvenga – ha concluso Marchetti – in due Comuni che sono stati inseriti tra quelli ad alto rischio di infiltrazioni camorriste. Si prenda l’esempio dei poliziotti municipali della vicina Roma: questi vanno a controllare campi nomadi, effettuano verifiche sull’immigrazione clandestina, fanno servizi anti-prostituzione e sono venuti persino in questa provincia (Latina) per concludere operazioni contro l’usura e il riciclaggio, insomma possono intervenire realmente nelle problematiche e si occupano anche di viabilità, naturalmente. In questa provincia invece pare che la politica voglia utilizzare i poliziotti municipali solo per fare i gabellieri dei sindaci di turno a scapito del contributo che potrebbero invece dare per la sicurezza urbana se forniti degli strumenti e della formazione idonea».