PEDICA (IDV): COMMISSIONE ANTIMAFIA APRA INDAGINE NEL LAZIO

06/06/2010 di

«Ascoltando durante il convegno sulla criminalità nel Lazio, organizzato a Gaeta ieri dall’associazione Caponnetto, i magistrati, il sindacato della polizia e le associazioni antimafia del sud pontino, Caponnetto e Libera, si evince che i politici locali vogliono mantenere la situazione cosi come è». Lo afferma, in una nota, il senatore Idv Stefano Pedica.


«Dal caso Fondi in poi la sfida lanciata da alcuni rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali alle forze dell’ordine e alla Prefettura non è più tollerabile, considerando che il Governo Berlusconi ha varato provvedimenti come lo scudo fiscale, tagli alle forze dell’ordine, ddl anti pentiti, per fortuna ancora in commissione, legge sulle intercettazioni, legittimo impedimento, viene meno l’applicazione della legge La Torre quando lo Stato era in prima linea per combattere la criminalità organizzata – continua – Con questi provvedimenti fa pensare che si sta ribaltando quella legge. Ascoltare che un presidente della Provincia avrebbe lanciato la sfida addirittura denunciando un Prefetto di eccessivo accanimento verso luoghi malavitosi, fa pensare e riflettere. Oltre a Fondi la criminalità e gli intrecci tra mafia camorra e ‘ndrangheta ha preso piede stabile ad Aprilia, Cisterna di Latina, Sperlonga, Formia, dove la sicurezza della malavita induce le forze dell’ordine ad un grido di allarme per scongiurare il controllo assoluto dei casalesi e altre famiglie malavitose. Invito dunque la commissione antimafia ad aprire una indagine conoscitiva seria ed approfondita sul fenomeno della mafia e criminalità nel Lazio, dove esponenti politici la rappresentano nelle istituzioni».