ECCO IL PIANO DELLA SANITA’ DELLA POLVERINI

31/05/2010 di

Nessun taglio dei posti letto ma riconversione in strutture assistenziali, territorio diviso in quattro macro-aree omogenee e autosufficienti per offrire a tutti i cittadini «parità d’accesso alle prestazioni» e organismi di controllo (un nucleo regionale di controllo sanitario e una centrale acquisti) per ridurre le spese e guadagnare efficienza. Sono alcuni dei punti salienti dei 12 decreti consegnati oggi dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, commissario ad acta per la sanità, al governo nazionale. «Non credo che avremo risposte oggi o domani, si tratta di procedure lunghe – ha spiegato – Ci sono le condizioni per evitare l’aumento delle tasse, le abbiamo create: speriamo che tutto questo ci metta al riparo dalle addizionali Irap e Irpef».

Tra i dodici decreti c’è anche quello più atteso, quello di riordino della rete ospedaliera, nel quale, ha spiegato Polverini insieme al subcommissario Mario Morlacco, non sono previsti tagli di posti letto ma la loro trasformazione in posti Rsa: sono 2492 i letti in questione, di cui duemila già non operano per acuti e possono cambiare volto immediatamente. A essi se ne potranno aggiungere altri 3000 per coprire il fabbisogno regionale di circa 5000. Nove strutture inoltre possono subito essere trasformate in Rsa: si tratta di Rocca Priora, Zagarolo, Ariccia, Sezze, Gaeta, Montefiascone, Ronciglione, Amatrice, Ceccano.

A queste va aggiunto, ha affermato il subcommissario, una parte del Centro paraplegici di Ostia. Nell’ambito delle quattro macro-aree, poi (che a partire da Roma centro, che ne costituisce la prima, si dipartono come fasce verso Rieti-Viterbo, Latina e Frosinone, indipendentemente dai confini provinciali), sarà rappresentata «tutta la rete delle prestazioni, cosicchè ogni cittadino per curarsi non debba arrivare a Roma – ha aggiunto Polverini spiegando che questa divisione è »propedeutica alla riduzione delle Asl al numero di otto«. »Il Lazio – ha spiegato Polverini – è purtroppo leader nell’inappropriatezza organizzativa: riconversione significa dunque evitare le inappropriatezze delle prestazioni erogate, e avviare la rivoluzione sanitaria che avevo promesso in campagna elettorale. Riconvertire non significa solo risparmiare«. Un nodo che Polverini affronta direttamente con l’istituzione di un »nucleo regionale di controllo sanitario che insieme al commissario ad acta agirà nei confronti delle strutture sia pubbliche che private« e che si avvarrà della collaborazione di carabinieri e guardia di finanza. Ci sarà poi »la centralizzazione degli acquisti da parte delle Asl per recuperare molti degli sprechi«.

Di diverso parere, il capogruppo regionale del Pd Esterino Montino.»La presidente Polverini -dice- gioca con le parole e dunque prosegue imperterrita a prendere in giro i cittadini del Lazio, ma il gioco non funziona: chiude 10 piccoli ospedali di provincia e taglia 2500 posti letto per acuti. Gli informatori di cui disponiamo – aggiunge – dicono quello che Š scritto sul decreto 48, per la precisione a pagina 13 ‘gli interventi sopradescritti determinano la disattivazione dell’attivit… per acuti presso 10 ospedali che sono quelli di Amatrice, Ronciglione, Montefiascone, Sezze, Gaeta, Ceccano, Zagarolo. Rocca Priora, Paraplegici Ostia, e Sploverini di Ariccia«. Secondo Montino »la stessa ipotesi di riordino delle Asl , cosi come delineata nel decreto, Š destinata a creare mostri ingovernabili, riunendo in una stessa Asl territori con caratteristiche assolutamente diverse«.