Ex Granaio a Montello, De Marchis: “L’area torni alla città”

06/02/2013 di
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«Il sindaco Giovanni Di Giorgi ha dato notizia dell’intesa raggiunta con la Regione per la concessione dell’ex granaio di Borgo Montello in uso gratuito al Comune di Latina e dell’avvio del relativo iter per l’acquisizione a titolo gratuito dell’immobile, finora di proprietà della Regione Lazio. Non ci fidiamo delle parole del primo cittadino. Piuttosto, Di Giorgi ha lavorato per perdere questo bene e per inibirne l’uso da parte dei cittadini. Non ha fatto nulla per conservare la funzione di luogo pubblico aperto alla comunità cui l’immobile è preposto».

Giorgio De Marchis, candidato al consiglio regionale del Lazio, chiede di non abbassare la guardia sulla vicenda. «Con una decisione dell’ex presidente Renata Polverini, presa unilateralmente e bypassando le istituzioni locali – ricorda De Marchis – il granaio era stato destinato a deposito di un’associazione di volontariato per l’attività di protezione civile, in virtù di una convenzione sottoscritta con la stessa associazione. Questo succedeva a dicembre scorso. Dopo poco più di un mese e soprattutto dopo l’immobilismo dimostrato dall’amministrazione di fronte all’iniziativa autoritaria dell’ex presidente della Regione – iniziativa che ha privato il territorio di un’importante struttura di aggregazione sociale – il sindaco ci viene a dire di aver raggiunto un accordo alla Pisana per la gestione dell’immobile e per restituire lo stesso all’originaria funzione di spazio pubblico. Considerate le modalità in cui è stata trattata la questione, torna difficile dargli credito».

«La convenzione siglata dall’ex giunta di centrodestra con la protezione civile e che assegna i locali dell’ex granaio ad un’unica associazione va urgentemente rivista – afferma De Marchis – È quello che faremo con Nicola Zingaretti, perché l’immobile torni realmente ed effettivamente nelle disponibilità del Comune, recuperi la sua natura di spazio pubblico e possa essere utilizzato dall’intera comunità pontina e da tutte le associazioni attive sul territorio».