DONNA UCCISA DAVANTI ALLA FIGLIA, INDAGATI RESTANO IN CARCERE

21/05/2010 di

Restano in carcere Giorgio De Vito, di Aprilia, e Mariola Henryka Michta, gli ex conviventi ritenuti gli autori dell’omicidio di Marcella Rizzello, la donna di 30 anni assassinata il 3 febbraio scorso nella sua casa a Civita Castellana, in provincia di Viterbo, sotto gli occhi della figlioletta Giada di 14 mesi.


Lo ha deciso oggi il Gip Franca Marinelli, sciogliendo la riserva formulata ieri al termine degli interrogatori di garanzia e accogliendo la richiesta del Pm Renzo Petroselli. Secondo il Gip i due debbono restare in carcere perchè esiste il rischio concreto che, se messi in libertà, possano reiterare del reato e fuggire. I difensori della donna polacca, gli avvocati Roberto Fava e Ilaria Ceccarelli hanno annunciato che presenteranno ricorso al tribunale del riesame in quanto ritengono che il ruolo della loro assistita in occasione del delitto sia stato totalmente passivo. Avrebbe cioè solo assistito all’accoltellamento della Rizzello e non avrebbe saputo che De Vito l’avrebbe uccisa.

«Chiederemo anche che Michta sia sottoposta a una perizia psicologica – hanno aggiunto i legali – per dimostrare lo stato di totale sudditanza in cui De Vito teneva la sua ex compagna, che ha un carattere assolutamente fragile». La prossima settimana la donna polacca sarà di nuovo ascoltata dal Pm Petroselli nel carcere di Civitavecchia, dove si trova rinchiusa da lunedì scorso.