Rifiuti, la Regione Lazio ricorre al Consiglio di Stato

10/01/2013 di
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Un ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato il piano di gestione dei rifiuti. A presentarlo sarà la Regione Lazio, che lo ho reso noto questo pomeriggio attraverso una nota alla stampa.

Accogliendo un ricorso proposto dai Verdi e appoggiato dalla Provincia di Latina, il Tribunale amministrativo ha bocciato, nella giornata di ieri, il piano dei rifiuti del Lazio, approvato dalla Giunta Polverini nel suo testo definitivo nel gennaio del 2012. Tra le motivazioni dei giudici amministrativi, la violazione nella stesura del piano delle direttive comunitarie in materia di rifiuti. Ma la Ragione non ci sta e minaccia di ricorrere al CdS.

“Ad una prima lettura della sentenza – si legge nella nota della Regione – è evidente la contraddizione della decisione del Tar con la posizione della Commissione europea che, proprio sulla base del piano rifiuti adottato dalla giunta Polverini e approvato il 18 gennaio 20102 dal consiglio regionale del Lazio, ha chiuso la procedura di infrazione con cui la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia per violazione della direttiva comunitaria. Per questo faremo ricorso al Consiglio di Stato”.

Un ricorso motivato da alcuni errori commessi, secondo l’ente regionale, dal Tribunale amministrativo che non avrebbe tenuto conto di alcuni aspetti essenziali del piano varato dall’amministrazione Polverini, come la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata, l’utilizzo residuale delle discariche  e la definizione dei confini amministrativi di gestione dei rifiuti.

“Il risultato di tale pronuncia che annulla il piano – conclude la nota – è paradossalmente quello di lasciare le cose come sono e cioè di esentare Province, Comuni e privati dagli obblighi definiti dal Piano e previsti a loro carico dal codice dell’ambiente”.

La questione rifiuti del Lazio passa, dunque, nelle mani dei giudici: il Consiglio di Stato, a cui si appellerà la Regione, ed il Tribunale amministrativo, a cui la Provincia di Latina, dopo l’annullamento del piano regionale, presenterà ricorso contro il Decreto Rifiuti del Ministro Corrado Clini e l’arrivo in terra pontina dei rifiuti della Capitale. A tal proposito domani nel palazzo di via Costa si terrà un consiglio provinciale straordinario al fine di valutare azioni di contrasto al decreto Clini.