DE AMICIS: TORNIAMO ALLA POLITICA DEL RIGORE

16/04/2010 di

di ENZO DE AMICIS *

Sicuramente è stato meglio così! Soprattutto per i cittadini di Latina che avrebbero subìto ancora, e chissa’ anche per quanti mesi, la vita amministrativa incerta del Comune sempre piu’ lacerata dalle ripicche e dai condizionamenti della disputa tra ex-An e ex-FI.

E quello che si deve temere, oggi, è che la politica imponga solo interessi forti rinunciando a garantire un aggiustamento di tutto il sistema economico della Città con grave danno per gli interessi deboli.

In una tale ottica assume, allora, piu’ preciso significato la politica del rigore e che non è soltanto riconducibile a quel “fare le cose con serietà”, che dovrebbe essere pratica politica di tutti i giorni.

Come nella stessa ottica assume anche la sua giusta dimensione politica l’idea di un serio, articolato e vincolante “patto per lo sviluppo di Latina” che ritengo, come Idv di proporre alle forze politiche del centro-sinistra e sociali della Città.

Un “patto per lo sviluppo” è, necessariamente, innanzitutto una indicazione di metodo.

Si tratterà di indicare obiettivi coerenti rinunciando sia a porre pregiudiziali, sia a predeterminare gli strumenti che ragionevolmente possono invece formare oggetto di indicazioni alternative.

Tale metodo risponde alla necessità, in una fase così delicata e difficile per la Città, di evitare che contrasti sugli strumenti affievoliscano fino a rendere indecifrabili le convergenze sugli obiettivi politici del centro-sinistra.

Per questa ragione e non per mancanza di elaborazioni originali ed efficaci anche sugli strumenti, credo nell’idea del patto, la cui sostanza deve riguardare la politica degli investimenti, la riqualificazione della progettualità dell’Ente, la politica del contenimento economico con la rivisitazione delle società partecipate.

A questa mia ipotesi è sempre possibile contrapporre altre indicazioni che devono, pero’, essere altrettanto coerenti.

Cio’ che non è possibile, è che le forze del centro-sinistra sfuggano al problema.

E a questo patto per lo sviluppo, sono convinto, che anche le forze sociali possano collaborare al fine di conseguire il benessere della Città, valutando la bontà delle proposte.

E quindi occore dimostrare alle forze sociali e prima ancora all’opinione pubblica che la coalizione di centro-sinistra non è formata da partiti che sono assieme perché non sanno cosa d’altro fare, ma da forze capaci di darsi un disegno organico e su questo confrontarsi con la Città, con la gente e, in Comune con le altre forze politiche.

Non so’, al momento, immaginare come la mia proposta potrà essere accolta, ma non posso in questo momento arretrare di fronte ad atteggiamenti che non siano costruttivi. (* segretario IDV Latina)