MAXITRUFFA ALLE ASSICURAZIONI, UN PONTINO A CAPO DEL GRUPPO

09/04/2010 di

C’era un pontino a capo di una presunta organizzazione che avrebbe costituito, a partire dal 2005, finanziarie che emettevano, su tutto il territorio nazionale, fideiussioni senza avere le autorizzazioni e i requisiti di legge. E’ stata scoperta dalla guardia di finanza di Firenze.


Per l’accusa le società, prive della dovuta copertura patrimoniale, sarebbero state create per incassare i premi assicurativi e rendersi nella maggior parte dei casi irreperibili e non solvibili. In totale sono 16 le persone denunciate, originarie o residenti nella zona di Cassino e nella provincia di Caserta: l’ipotesi di reato è associazione a delinquere finalizzata alla emissione abusiva di polizze fideiussorie, alla truffa contrattuale e all’insolvenza fraudolenta.

Le finanziarie coinvolte sono 11, a Roma, Cassino e Frosinone. Una ventina le perquisizioni. L’inchiesta, svolta dai finanzieri di Castelfiorentino insieme ai colleghi di Cassino e Sessa Aurunca, è coordinata dalla procura di Cassino. Le indagini, spiega la gdf in una nota, sono partite a metà 2009 dopo accertamenti, presso una coppia di coniugi di Tavarnelle, su una fideiussione per una compravendita immobiliare. I beneficiari, a causa del fallimento della società edile, avevano chiesto il pagamento della garanzia fideiussoria ma la società emittente, di Cassino, non era stata in grado di onorarla. È così emerso che la finanziaria, che aveva agito tramite un’assicurazione pratese, avrebbe sempre operato senza l’autorizzazione della Banca d’Italia.

Le indagini avrebbero portato poi alla scoperta di una vera e propria organizzazione, con base operativa a Cassino, a capo della quale ci sarebbe stato un trentatreenne, originario della provincia di Latina: insieme ad altre persone, collegate da vincoli familiari, e vari ‘prestanomì, avrebbe costituito una serie di finanziarie aventi come unico scopo quello di emettere fideiussioni, a prezzi competitivi. In molti casi però le società non sarebbero state in grado di pagare quanto dovuto.

Le società coinvolte, rende noto la gdf, sono, a Cassino Con.fi.b. (già Sp holding), Medusa leasing, Fin Roma, Sicc, Elvetica, Cooperativa di garanzia Confidi Esperia e Janula fiduciaia; a Roma Italica e Tirrenia factor; a Frosinone Consorzio Cofidi Italia soc.coop.di garanzia e Cooperativa di garanzia Confidi italiano. Uno degli indagati è risultato avere fuori Cassino una villa con piscina e due Ferrari.