DE MARCHIS: DOPO UN ANNO NON SAPPIAMO QUANTO E’ COSTATA L’ADUNATA DEGLI ALPINI

07/04/2010 di

A quasi un anno dal raduno nazionale degli alpini ancora non è possibile conoscere con esattezza quanti fondi sono stati impegnati dal Comune di Latina per la manifestazione e con quali procedure sono stati affidati gli appalti. La denuncia arriva dal segretario del Pd, Giorgio De Marchis.


“Per verificare questa situazione, sulla quale è calato un silenzio tombale dal giorno successivo alla fine dell’adunata, è stata inoltrata il 23 febbraio – afferma De Marchis – una richiesta di accesso agli atti per conoscere l’elenco delle alle quali erano stati affidati i lavori, le fonti di finanziamento delle opere eseguite (Bilancio Comunale, finanziamento statale ecc.) e le modalità di assegnazione dei lavori (evidenza pubblica, trattativa privata ecc.). Con grande stupore si deve prendere atto che, dopo oltre un mese, non tutti i settori interessati hanno risposto alla richiesta di accesso agli atti, alcuni dirigenti che guidano settori che hanno avuto un ruolo centrale nella gestione dei lavori per il raduno non hanno risposto nemmeno dopo la lettera di sollecitazione inviata dal Direttore generale Taglialatela il 2 marzo con la quale si invitavano i dirigenti comunicare i dati richiesti”.

La sollecitazione del Direttore è stata inviata al settore Grandi Opere, al settore lavori pubblici ed al settore Servizio Verde e Qualità Urbana. “Purtroppo – continua De Marchis – bisogna prendere atto che soltanto i primi due settori interessati hanno risposto, mentre il terzo settore non ha risposto, logicamente i dati che vengono fuori sono del tutto parziali, mi chiedo perché l’Amministrazione Comunale si ostini a non essere trasparente su un tema tanto delicato come questo, che ha visto impegnati milioni di Euro”.

Sulla base di quanto dichiarato dai settori che hanno risposto al Pd, l’Amministrazione Comunale di Latina avrebbe impegnato i seguenti fondi:

  1. Lavori Pubblici settore manutenzioni: Euro 180.900,00 finanziati devoluzione mutui residui e Contributo statale, tutti i lavori sono stati affidati direttamente;

  2. Servizio Mobilità: 29.285,24 finanziati con il Bilancio Comunale affidati a trattativa diretta;

  3. Settore lavori Pubblici: 1.729.993,7 finanziati con il Bilancio Comunale, in parte con il Finanziamento del Governo, ed affidati mediate la procedura negoziata art. 122 Dlgs 163/2006.

“Appare del tutto evidente – spiegano dal Partito democratico – che i realmente fondi impegnati siano stati molti di più di quelli dichiarati, infatti non si capisce dove siano finiti i fondi erogati dal Governo, visto che la gran parte 1.940.178,00 per i quali è stata fornita una motivazione appartengono alla categoria del Bilancio Comunale. A questo punto è necessario conoscere la consistenza, l’utilizzo e le procedure di affidamento degli appalti gestiti dal settore Servizio verde Pubblico e Qualità Urbana che non ha risposto né alla richiesta di De Marchis né alla sollecitazione del Direttore Generale”.

“Abbiamo aspettato diverso tempo – continua De Marchis – prima di inoltrare questa richiesta ufficiale, abbaimo lasciato all’Amministrazione tutto il tempo necessario per ricostruire situazioni complesse, visto che il nostro intento era la tutela della trasparenza, tuttavia, non possiamo non restare interdetti davanti alla reticenza dimostrata dall’Amministrazione nel fornire dati che dovrebbero essere pubblici e trasparenti trattandosi di opere pubbliche legate alla gestione di un grande evento, per le quali ancora non sono mai state chiarite le modalità di affidamento dei lavori. Va sottolineato che alcuni settori hanno fornito per tempo tutta la documentazione, disponibile e visionabile sul sito www.giorgiodemarchis.it, in modo particolare il settore Lavori Pubblici ha risposto”.

“La mancata risposta da parte di alcuni uffici – conclude De Marchis – costituisce un fatto politico in quanto vengono violate le regole generali di tutela della trasparenza negli atti amministrativi che in questi ambiti dovrebbero essere il punto centrale dell’attività amministrativa. Occorre sottolineare che in occasione di quell’evento vennero usati sia fondi del bilancio Comunale, in modo particolare mediante la devoluzione di mutui non utilizzati, sia un congruo finanziamento statale mediante i quali si arrivava a raggiungere importi decisamente più alti di quelli dichiarati dai dirigenti”.

Il Pd chiederà un intervento della commissione trasparenza e l’audizione in Consiglio Comunale, a seguito della presentazione di un’apposita mozione, degli assessori che non hanno risposto alla richiesta di accesso agli atti. 

Conclude De Marchis: “Ritengo che sia opportuno definire in modo chiaro gli importi spesi e soprattutto le modalità di assegnazione dei lavori ed il fatto che l’amministrazione non renda disponili i dati rappresenta una grave violazione del diritto di informazione dei cittadini e della trasparenza”.