DROGA DA LATINA AI CASTELLI ROMANI, 11 ARRESTI

16/03/2010 di

Sessantadue indagati, 11 ordinanze di misure cautelari, decine di perquisizioni e sequestri dicocaina e hashish è il bilancio di un’operazione condotta dai carabinieri dellaCompagnia di Castel Gandolfo, dall’alba, per un vasto giro di spaccio di droga nell’area dei castelli romani che vede impiegati circa duecento militari conl’ausilio di unità cinofile. Indagati i componenti di un’intera famiglia, coinvolti nell’ attività di spaccio.


Uno degli arrestati, tra i promotori del giro di droga, operatore pressoun’importante struttura di recupero per tossicodipendenti di Roma, sfruttava il suoruolo per procacciarsi clienti e collaboratori nello spaccio. Gli approvvigionamentidi stupefacente giungevano dalla provincia di Latina e dalla Campania. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Velletri, Roberto Nespeca,su richiesta del sostituto procuratore Luigi Paoletti, che ha coordinato le indagini.

L’attività investigativa, denominata ‘Drocast’ (droga ai castelli), è stata avviatanel mese di ottobre 2008, per smantellare un gruppo che trafficava e spacciavacocaina, hashish e marijuana, nell’area di Marino, Albano Laziale, Genzano ed Ariccia. I militari hanno arrestato in flagranza quattro persone per spaccio, con ilsequestro di circa 5 kg di hashish e mezzo chilo di cocaina e 30mila euro incontanti. Dai riscontri è emerso in particolare il ruolo di una famiglia dove tutti isuoi componenti risultavano coinvolti nell’attività di spaccio.

«Al termine dell’attività – spiegano gli investigatori -, per le responsabilitàaccertate, e grazie ai riscontri raccolti, si avanzava, nel maggio del 2009,informativa con responsabilità a carico di 62 soggetti». Dopo il vaglio del Pubblico Ministero e del Gip: sei sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare incarcere; uno è stata raggiunto da ordinanza di custodia cautelare agli arrestidomiciliari; altri quattro sono stati raggiunti da misura cautelare: per due lamisura coercitiva della presentazione ai carabinieri e per gli altri due quelladell’obbligo di dimora presso il comune di residenza.