PATENTI FALSE: IL SOTTOSEGRETARIO NITTO PALMA FINISCE NELL’INCHIESTA

15/03/2010 di

C’era anche il nome di Nitto Palma, sottosegretario agli interni, in una vasta inchiesta della Procura di Torino (136 indagati, duemila parti lese) su certificati medici per il rinnovo delle patenti rilasciati da un medico della polizia. La procura di Latina, in base a quanto ha riferito all’ANSA lo stesso Nitto Palma, ha però chiesto, dopo avere ricevuto gli atti dai colleghi piemontesi per competenza territoriale, l’archiviazione del procedimento.


La vicenda ruota attorno alla figura di Carlo Del Pero, medico della polizia in servizio alla questura di Latina, e riguarda migliaia di certificati rilasciati, a Torino, a persone che dovevano rinnovare la patente: secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le visite sui guidatori non venivano svolte da Del Pero, ma da un paio di suoi conoscenti estranei alla professione.La notizia si è diffusa dopo che la procura di Torino, due mesi fa, ha inviato ai 136 indagati l’avviso di chiusura indagini: nel documento, a disposizione di tutti gli avvocati, una delle accuse mosse a Del Pero parla espressamente dell’episodio. Fra i numerosi documenti esaminati dalla procura subalpina e dalla polizia stradale ne figurava uno che riguardava Nitto Palma. Si pensava che un agente della scorta del sottosegretario, Mattia S., gli avesse procurato il certificato medico, nell’ottobre del 2008 tramite Del Pero. Da qui l’ipotesi di falso e la trasmissione delle carte, avvenuta nel gennaio del 2009, ai magistrati laziali.

Francesco Nitto Palma, respinge ogni accusa e ricorda che la Procura di Latina ha già chiesto l’archiviazione della vicenda che lo riguarda nell’ambito dell’inchiesta su certificati falsi avviata dalla procura di Torino. «Prendo atto che a poco più di 15 giorni dalle elezioni viene diffusa a Torino la notizia di un mio coinvolgimento in un’indagine penale. Il che – osserva – è ancora più grave ove si pensi che le carte che mi riguardano non sono più di 10 all’interno di un procedimento penale di diverse migliaia di pagine, che gli atti furono trasmessi dalla procura di Torino a quella di Latina nell’aprile 2009 e che nell’ottobre 2009 la procura di Latina, avendo accertato la mia assoluta estraneità ai fatti, ha provveduto alla richiesta di archiviazione». «Come risulta dagli atti presso la Procura di Latina – precisa il sottosegretario del Pdl – non ho mai conosciuto Del Pero, nè tale Mattia S., il quale viene falsamente indicato come componente della mia scorta. Scorta di cui peraltro non godo». «Si tratta dell’ennesima fuoriuscita di notizie ad orologeria che però nel caso di specie – conclude – è destinata, essendo un innegabile flop, a far capire agli italiani in quale società malata noi viviamo».