E’ MORTO BENITO FORTE, UNA VITA PER IL VOLONTARIATO

04/03/2010 di

E’ morto a 82 anni, a causa di un infarto, Benito Forte. Un uomo impegnato da sempre nelle attività sociali di Latina a favore della integrazione.

Benito Forte“Da sempre attento ai fermenti culturali e sociali – commenta il sindaco Zaccheo – che ha fatto del servizio agli ultimi, agli emarginati, uno scopo di vita. Un osservatore acuto dei fenomeni migratori, convinto assertore del ruolo importante che le associazioni di volontariato possono svolgere all’interno di una comunità; il perno attorno al quale sono ruotate a Latina ed in provincia – negli ultimi due decenni – importanti, significative e concrete iniziative di solidarietà ed accoglienza ma anche di sensibilizzazione e di pungolo, verso gli organismi legislativi più alti, per l’adozione di provvedimenti capaci di garantire migliori condizioni di vita agli emigrati soprattutto in tema di ricongiungimenti familiari, tema che gli stava particolarmente a cuore convinto com’era della centralità della famiglia nel contesto sociale”.

Presidente per tanti anni dell’Azione Cattolica, dell’Osservatorio del Volontariato e dell’Associazione Anfe (associazione nazionale famiglie emigrati), Benito si è sempre speso – anche personalmente, al di là ed oltre il proprio ruolo – a favore delle persone in difficoltà e delle nuove povertà, ponendo sempre i valori cristiani al centro della sua azione. “Latina perde un cittadino impegnato ed illustre – aggiunge Zaccheo – Il mondo del volontariato perde un riferimento importante. Personalmente perdo un amico datato e sincero, al quale mi ha sempre legato un profondo sentimento di stima e di affetto. Sono vicino alla moglie Stella, ai figli Enrico, Paola ed Annaelisa, ai fratelli Romano, Federico, Benito, Velia, M.Assunta, a tutta la meravigliosa famiglia di Benito, colpita dall’immenso dolore per un vuoto davvero incolmabile”.

Il ricordo dell’Azione Cattolica. “L’Azione cattolica della diocesi di Latina si stringe intorno alla famiglia Forte per la scomparsa del caro Benito, venuto a mancare improvvisamente questa mattina. Figura di rilievo nel panorama ecclesiale della diocesi di Latina, è stato Presidente dell’Azione cattolica negli anni immediatamente precedenti e in quelli successivi al Concilio Vaticano II. Benito Forte, sotto la guida del vescovo Pizzoni, ha guidato l’Associazione nella complessa fase di unificazione delle tre diocesi di Terracina, Priverno e Sezze nell’unica diocesi di Latina. In quegli anni, promosse in diocesi numerosi momenti di riflessione e approfondimento che molto hanno aiutato i laici pontini a conoscere e comprendere i documenti conciliari. Su invito dell’allora Presidente nazionale dell’Azione cattolica Vittorio Bachelet (di cui si sono ricordati nelle scorse settimane i 30 anni dalla morte, avvenuta per mano delle Brigate Rosse), Forte coinvolse tutti i soci nella riflessione che portò poi al nuovo Statuto nazionale dell’Associazione. Dopo il contributo dato alla stesura, guidò l’Ac pontina nell’adeguare stile e impegno a quanto delineato nel nuovo Statuto. Sempre negli anni a cavallo del Concilio Vaticano II, Benito Forte ha ricoperto la carica di Delegato regionale per il Lazio e Consigliere nazionale di Azione cattolica. Terminato il mandato in Associazione, ha proseguito nell’impegno nel volontariato e per la formazione con un’attenzione particolare alla realtà degli immigrati. Avendo come punto di riferimento la parrocchia dell’Immacolata a Latina, ha diretto e guidato attivamente fino alla fine l’Associazione Nazionale Famiglie Emigranti. Il Presidente diocesano di Azione cattolica Mario Zappone, insieme all’Associazione tutta, ricorda con affetto l’impegno portato avanti fino alla fine, la sensibilità e l’integrità di Benito. Se viene a mancare la quotidianità dell’incontro, resta però la sua testimonianza, nella certezza della comunione con lui in Cristo”.

Il ricordo di Guglielmo Bove. La presenza di Benito Forte ci faceva sentire migliori. Era la prova dell’esistenza , anche nella  nostra comunità,  di una fortissima coscienza civile. Benito  era un uomo di parte . Aveva scelto da tempo con chi schierarsi. Lui era  con i più deboli, con le famiglie povere, con gli ultimi della terra. Perdiamo la persona  che, in tutte le occasioni, anche quelle del confronto politico e istituzionale,  sentiva il dovere di rappresentare, con passione,  la condizione, le sofferenze degli umili. Lo faceva con grande competenza, dignità , sempre con coraggio. Aveva pagato di persona il suo impegno convinto, disinteressato, lontano dal potere. “Vedi – mi aveva detto recentemente – ho avuto  la fortuna di poter aiutare il prossimo. E questo è stato un grande privilegio.” Ieri, il giorno prima di morire,  la sua ultima telefonata . Era preoccupato per la sorte dei senzatetto di Latina, dopo la ventilata chiusura del dormitorio invernale. Pensava soprattutto a quelli che sono malati. Mentre me ne parlava faceva , mentalmente, il conteggio delle coperte che gli erano rimaste in magazzino. Io perdo un caro amico. La città un fondamentale operatore del bene. Avanzo una proposta : penso sarebbe giusto che il dormitorio comunale per i senzatetto (prima o poi si dovrà pur aprire) sia intitolato a Benito Forte. Per ricordare a tutti quest’uomo buono e giusto.

I funerali di Benito Forte si terranno domani alle 15 presso la chiesa dell’Immacolata.