Delitto di Sezze, le autopsie non chiariscono i dubbi sulle armi

03/11/2012 di
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Il medico legale Filippo Milano ha ultimato le autopsie sui cadaveri di Tiziano Marchionne e Alessandro Radicioli. Tuttavia gli esami non hanno chiarito i dubbi sulla dinamica. Non ci sono proiettili ritenuti, quindi è difficile stabilire con quali armi sono stati uccisi i due. Quello che si sa è quanti colpi li hanno raggiunti dei quindici esplosi. Stando ai primi riscontri, Marchionne è stato colpito al torace e di striscio alla testa. Il proiettile che l’ha trafitto al petto non ha raggiunto direttamente organi vitali, tanto che l’uomo è stato trasportato in ospedale ancora vivo, ma ha comunque fatto perdere molto sangue e una volta al «Goretti» non è stato possibile fare di più.

Decesso immediato, invece, per Radicioli. Due gli spari che l’hanno raggiunto: al torace e alla testa, con il primo che è stato fatale. Un colpo diretto al cuore, esploso da chi evidentemente o sapeva il fatto suo nel maneggiare le armi oppure è stato particolarmente abile in questa occasione.

Questa mattina il funerale di Alessandro Radicioli alle 11 presso la chiesa di San Paolo Apostolo a Tor Tre Ponti. L’addio a Tiziano Marchionne, invece, è in programma alle 14,30 presso la parrocchia di San Luca, a Latina. Dopo la cerimonia la salma sarà tumutala al cimitero di Sezze.