MONTEZEMOLO: L’AEROPORTO A LATINA NON SI FARA’
«Sono pronto a scommettere che
tra dieci anni tornerò qui e l’aeroporto non sarà ancora
fatto». Luca di Montezemolo non usa mezzi termini all’assemblea
degli industriali di Latina il cui tema centrale è quello delle
infrastrutture, tra le quali appunto l’aeroporto.
tra dieci anni tornerò qui e l’aeroporto non sarà ancora
fatto». Luca di Montezemolo non usa mezzi termini all’assemblea
degli industriali di Latina il cui tema centrale è quello delle
infrastrutture, tra le quali appunto l’aeroporto.
«Questo è un
paese che non si muove più – aggiunge – arriveranno tremila
veti a impedire il progresso».
All’assemblea, presente anche il presidente regionale
Maurizio Stirpe, Montezemolo ha passato in rassegna i problemi
della politica. «In Italia vengono al pettine nodi di troppi
anni di mancate decisioni, c’è una crescita economica anche se
debole e vogliamo un pò di orgoglio per le imprese e per chi è
stato motore di questa crescita. La verità – ha aggiunto – è
che oggi chiediamo alla politica di affrontare i veri problemi
del Paese. Abbiamo bisogno di una politica che decida, c’è
bisogno di accordi e progetti per il futuro, di nuove spinte e
nuove sfide, prima fra tutte quella del merito». Montezemolo
ha poi parlato delle società statali «che sono discariche
di politici trombati».
paese che non si muove più – aggiunge – arriveranno tremila
veti a impedire il progresso».
All’assemblea, presente anche il presidente regionale
Maurizio Stirpe, Montezemolo ha passato in rassegna i problemi
della politica. «In Italia vengono al pettine nodi di troppi
anni di mancate decisioni, c’è una crescita economica anche se
debole e vogliamo un pò di orgoglio per le imprese e per chi è
stato motore di questa crescita. La verità – ha aggiunto – è
che oggi chiediamo alla politica di affrontare i veri problemi
del Paese. Abbiamo bisogno di una politica che decida, c’è
bisogno di accordi e progetti per il futuro, di nuove spinte e
nuove sfide, prima fra tutte quella del merito». Montezemolo
ha poi parlato delle società statali «che sono discariche
di politici trombati».