DROGA, A GIUDIZIO UN CARABINIERE DI LATINA

16/11/2009 di

Tre carabinieri e una guardia giurata sono stati rinviati a giudizio nell’inchiesta su un presunto giro di spaccio di droga all’ex fabbrica Callegari di Ravenna. Nel procedimento compaiono anche cinque pistole sottratte nel 2000 al comando provinciale dei carabinieri. Per i quattro, originari delle province di Lecce, Latina, Roma e Ravenna, il processo comincerà il 22 gennaio davanti al Tribunale collegiale di Ravenna.

Il Gup Anna Mori, su richiesta del pm Cristina D’Aniello, ha accolto il non luogo a procedere per un agente di polizia penitenziaria, originario della provincia di Roma, a suo tempo accusato. Nell’inchiesta sono coinvolte altre quattro persone: due carabinieri delle province di Lecce e Rovigo, che hanno chiesto il rito abbreviato, e due spacciatori tunisini che hanno deciso di patteggiare la pena.

Secondo l’accusa, la mente di tutto sarebbe un vicebrigadiere di Latina, accusato di aver percepito un ‘fissò bisettimanale dai tunisini, ai quali – secondo le indagini avviate dalla Procura nel 2006 – avrebbe passato informazioni antiretata. Il sottufficiale avrebbe anche usato l’auto di servizio per trasportare droga e picchiato uno spacciatore rivale dei due tunisini, in cambio del pestaggio di un tossicodipendente che lo aveva denunciato. Gli altri quattro militari si sarebbero limitati a reggere il gioco. L’accusa ipotizza anche che le cinque pistole sparite siano state cedute a persone in qualche modo coinvolte nel traffico.