I SENZATETTO “SNOBBANO” IL NUOVO DORMITORIO

16/11/2009 di

di MARCO CUSUMANO *

Il dormitorio c’è ma molti senzatetto preferiscono continuare a dormire in strada. A due giorni dall’apertura della struttura realizzata nei padiglioni dell’ex consorzio agrario, accanto al teatro, il quadro non è dei migliori: ancora troppo pochi hanno accettato la preziosa ospitalità offerta dai volontari della Croce Rossa.

Eppure i senzatetto sono oltre cento come conferma il monitoraggio effettuato nelle ultime 48 ore dagli “Angeli Custodi” della Prefettura: «In due giorni sono state accompagnate al dormitorio 13 persone. Altre hanno raggiunto la struttura autonomamente. La maggioranza dei senzatetto non ha accettato di trasferirsi nel dormitorio. Come previsto quelli che si sono sistemati in baracche più o meno confortevoli, o dentro la ex fabbrica Kurly Kate, hanno preferito rimanere nei loro rifugi.
Anche i due romeni che dormono nell’ex Onc di via Montebello, in un locale privo di tetto, non hanno voluto lasciare le loro cose. Naturalmente questo è dovuto anche alle temperature miti di questi giorni».

Insomma il freddo ancora non spaventa e quindi i senzatetto, evidentemente affezionati ai loro rifugi, preferiscono evitare il dormitorio. Eppure lì avrebbero un letto caldo, farmaci, servizi igienici e la colazione al mattino. In alcuni casi l’alcol peggiora la situazione: «Un romeno alcolista – spiegano gli “Angeli Custodi” – è stato trovato riverso in terra, ubriaco e dormiente, tra le sterpaglie di via dei Volsci. Gli angeli custodi hanno faticato non poco per avvicinarsi all’uomo che era difeso strenuamente dal suo cane. Un immigrato messicano di 30 anni, appena arrivato a Latina, dormiva in terra in corso della Repubblica. Un immigrato maghrebino, malato e alcolista, che da mesi sosta in vari luoghi della provincia di Latina, recentemente a Sabaudia e Sezze, è stato accompagnato al dormitorio. Era stato appena dimesso dall’ospedale di Sezze. Ha poco più di 40 anni e nonostante le condizioni di salute e la mancanza assoluta di mezzi, non ha accettato il rimpatrio volontario assistito offerto dalla sala operativa sociale». Intanto sono state sgomberate le baracche costruite da un gruppo di otto bulgari in via Ofanto, nei pressi del deposito Cotral. E’ stata anche tracciata una mappa con i 16 accampamenti, una sorta di censimento dei senzatetto a Latina. (* Il Messaggero 16-11-2009)