INFLUENZA A, ORDINE DEI MEDICI DI LATINA: INIZIATA LA VACCINAZIONE

13/11/2009 di

L’Ordine dei Medici di Latina, di fronte all’estendersi della pandemia da virus H1N1, alle giustificate apprensioni della cittadinanza e al susseguirsi delle notizie di stampa, ricorda ai medici il dovere professionale e deontologico di vaccinarsi e di individuare i soggetti da vaccinare, secondo le indicazioni contenute nelle ordinanze del Ministro della Salute, alle quali ogni professionista sanitario è obbligato ad attenersi.

"Durante il periodo di diffusione del virus – scrive l’Ordine del Medici – che potrà aggravarsi nei prossimi mesi insieme alla diffusione di altri virus e dell’influenza stagionale, la vaccinazione del personale sanitario e la copertura immunitaria dei soggetti a rischio e, successivamente, l’estensione della copertura alla popolazione giovanile, ha lo scopo di: 1) proteggere l’integrità del sistema sanitario e delle infrastrutture del Paese;  2) ridurre morbosità e mortalità;  3) ridurre la trasmissione del virus pandemico nella collettività.

I medici sono impegnati non solo nel sostenere e attuare la campagna vaccinale, ma nel contrastare e evitare il diffondersi di notizie non suffragate da dati scientifici. Le autorità sanitarie nazionali e internazionali sostengono sia l’efficacia del vaccino, che rappresenta la maggiore protezione contro il virus H1N1, sia la sua sicurezza rispetto a eventi avversi, in base agli studi finora completati. Allontanare dalla vaccinazione i soggetti indicati nell’ordinanza ministeriale è pericoloso per la salute pubblica. In questi giorni si procede alla vaccinazione della popolazione pediatrica a rischio dai sei mesi ai 17 anni e delle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Si sta inoltre avviando la vaccinazione della popolazione a rischio tra i 18 e i 64 anni. Nello stesso tempo è quasi del tutto completata l’organizzazione ospedaliera. L’appropriatezza dei ricoveri e i successi già ottenuti nell’affrontare i casi più gravi hanno finora dimostrato l’efficacia della risposta del sistema sanitario.

Nel frattempo il Ministero della Salute ha diramato una circolare contenente aggiornamenti sulla schedula vaccinale. In particolare viene stabilito che nell’attuale fase dovrà essere somministrata una sola dose di vaccino nei soggetti di età compresa fra i 10 e i 60 anni, mentre nei soggetti da 6 mesi a 9 anni saranno somministrate due dosi. Inoltre viene ricordato che il vaccino pandemico e il vaccino stagionale possono essere somministrati contemporaneamente, in diversi siti di inoculazione, purchè uno dei due vaccini non sia adiuvato se il vaccino non è somministrato contemporaneamente si dovrà attendere 3 settimane fra una somministrazione e l’altra. Infine, ai pazienti affetti da patologie autoimmuni l’offerta del vaccino va attentamente valutata dal medico. L’Ordine di Latina, quale Ente Pubbico Ausiliario delle
Autorita’ Sanitarie, si e’ messo a disposizione della ASL per facilitare le comunicazioni di servizio ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta della
provincia".