IL PERSONALE AMMINISTRATIVO ESPRIME SOLIDARIETA’ AL PROCURATORE MANCINI

13/10/2009 di

Il personale amministrativo della Procura di Latina ha inviato una lettera aperta di solidarietà al procuratore  capo Giuseppe Mancini rimosso dal suo incarico per incompatibilità ambientale. “Quando – si legge nella missiva – al Dott. Mancini è stato conferito l’incarico di dirigere la Procura di Latina siamo stati in tanti a credere che la scelta operata non poteva che essere la migliore. I risultati, infatti, non si sono fatti attendere.


Giuseppe ManciniIn poco tempo il Procuratore ha operato una vera e propria “rivoluzione” all’interno dell’ufficio ed i servizi hanno raggiunto standard qualitativi molto soddisfacenti, pur con l’endemica carenza di risorse umane e materiali di cui soffre l’Ammini-strazione Giudiziaria.

L’introduzione dell’informatica ha poi permesso di ridurre note-volmente i tempi di lavoro con notevole risparmio di risorse e con evidente beneficio per la speditezza delle procedure. Il Dott. Mancini ha svolto brillantemente sia il ruolo di magistrato sia quello di manager ed è riuscito a combinare in maniera ottimale l’elemento giuridico (proprio dell’attività giu-risdizionale) con l’elemento organizzativo (proprio dell’attività amministrativa).

Oggi, purtroppo, apprendiamo che vi è la possibilità che il C.S.M. potrebbe non rinnovare l’incarico di direzione della Procura di Latina al Dott. Giuseppe Mancini. Questa eventualità suscita in noi lavoratori, appartenenti al personale amministrativo della Procura, rammarico e per-plessità in quanto siamo convinti che il Procuratore abbia tutti i requisiti per poter continuare a svolgere la sua attività ancora per molto tempo.

Ci sembra dunque doveroso esprimere al Dott. Giuseppe Mancini la nostra più sincera solidarietà e manifestare vivo apprezzamento per l’opera da lui svolta con capacità, professionalità, correttezza ed imparzialità. Auspichiamo che il C.S.M. “sia illuminato” nel decidere per la conferma del Dott. Mancini alla guida della Procura di Latina per continuare la sua opera al servizio della giustizia e per la legalità”.