Sequestrata piantagione di cannabis su terreno demaniale

Circa 140 piante di cannabis di varie dimensioni, sono state sequestrate dai carabinieri di Itri che hanno tratto in arresto due giovanissimi del posto.
I ragazzi, di 22 e 23 anni, su un terreno incolto demaniale, avrebbero realizzato una piantagione di marijuana.
Il blitz è scattato al termine di una specifica attività di osservazione da parte dei militari della locale stazione.
Oltre alle piante di cannabis dai 120 ai 150 centimetri circa, coltivate nel terreno e in vasi, i carabinieri hanno sequestrato anche materiale per la coltivazione nell’appartamento di uno dei due giovani che devono rispondere di produzione, traffico, detenzione illecita, coltivazione e produzioni vietate di sostanze stupefacenti.
Unica via LIBERALIZZAZIONE
CANNABIS PATRIMONIO DELL’UMANITA’.
“E’ una pianta che cresce sulla terra, e in quanto tale è un bene comune dato al genere umano. Il proibizionismo significa creare un monopolio che porta soldi alle mafie”.
“Il proibizionismo è un crimine che produce enormi costi sociali, economici e sanitari chiediamo il superamento delle leggi proibizioniste e l’immediato accesso dei paziente alla cannabis terapeutica. L’autocoltivazione della cannabis andrebbe non solo consentita, ma promossa perché garantisce al consumatore la qualità del prodotto, lo libera dal mercato criminale e riduce i profitti delle mafie. Sono 28 mila le persone detenute per aver violato la legge Fini – Giovanardi e ha portato un mercato illegale che garantisce alle mafie un giro d’affari annuo di almeno 24 miliardi di euro”.