I GESTORI NON PAGANO, BAR SCOLASTICI CHIUSI

01/09/2009 di

di LAURA PESINO *

Qualche problema era già sorto lo scorso anno, il primo, per inciso, della nuova gestione del servizio bar all’interno degli istituti scolastici, affidato a un bando di gara gestito non più direttamente dalle scuole ma dalla Provincia. Ma quest’anno le cose rischiano di andare anche peggio, con licenze sospese e servizi bar che rischiano di non partire per l’avvio dell’anno scolastico.


Le società aggiudicatarie del bando non pagano il canone dovuto alla Provincia e per tutta risposta da via Costa cominciano a partire lettere di sospensione del servizio. Sette su 13 sarebbero in totale i bar già sospesi con un provvedimento, ma dalla dirigenza del settore scuola e istruzione non c’è modo di sapere di più. Nomi delle società, aggiudicazioni e bandi di gara, che di rigore dovrebbero essere pubblici, restano un mistero e per conoscerli, taglia corto il dirigente di via Costa «occorre una richiesta scritta».

Al momento sembra solo che i bandi saranno opportunamente rivisti e corretti. Il risultato però è che in almeno sette scuole superiori del capoluogo il servizio ristoro non sarà riattivato. E varrebbe la pena sapere quali siano gli istituti e a quali società private – eventualmente legate a chi – è andato questo appalto che già lo scorso anno aveva suscitato non poche polemiche, tanto da spingere delegazioni di studenti a bussare alle porte del settore scuola della Provincia per chiedere chiarimenti. Il culmine si raggiunge ieri, quando all’istituto Marconi di Latina si procede alle nomine del personale docente e, con la scuola di nuovo popolata, il bar riapre anticipatamente i battenti. Un bar con licenza formalmente sospesa, come risulta da una lettera inviata dalla Provincia all’indirizzo della società già nei mesi scorsi.
Così accade che la preside della scuola cerchi, come dovuto, di far rispettare il provvedimento opponendosi alla riapertura. Ma accade anche che un consigliere comunale di maggioranza prenda talmente a cuore la vicenda da presentarsi di persona al Marconi con il proposito di perorare la causa della società proprietaria del bar, guarda caso intestata a una stretta parente.

Dalla Provincia però non arriva nessun chiarimento. Lo scorso anno erano stati del resto proprio gli studenti di alcune scuole del capoluogo a sollevare, per altri motivi, le prime polemiche sulla nuova gestione dei bar interni. Da settembre scorso fino alla fine dell’anno scolastico al liceo scientifico Majorana la società aggiudicataria dell’appalto il bar non l’ha mai aperto, mentre al Grassi, da un anno all’altro, gli studenti si erano visti diminuire l’offerta e aumentare i costi di panini e bibite. (* Il Messaggero 01-09-2009)