RACCOMANDAZIONI ASL, FAZZONE SCRIVEVA ANCHE A CIRIGNOTTA

22/06/2007 di
di GIOVANNI DEL GIACCIO
*

C’è
anche una lettera al “caro Salvatore” tra quelle che sono oggetto
dell’inchiesta della procura di Latina sulle raccomandazioni che
Claudio Fazzone, oggi senatore ma all’epoca presidente del consiglio
regionale, faceva per medici, infermieri e aziende di servizi alla Asl
di Latina.

 

 
Il “caro Salvatore” è Cirignotta, direttore generale
dell’azienda pontina subito dopo l’insediamento della maggioranza di
centrodestra in Regione e predecessore di Benito Battigaglia, il quale
inizialmente era a suo fianco come direttore amministrativo e poi,
promosso al grado superiore, è stato il principale destinatario delle
missive. Una lettera finora sconosciuta ma finita nel fascicolo che è
stato ricostruito dalla Asl grazie a una persona che l’ha consegnata
spontaneamente.
  

Non aggiunge né toglie molto alla vicenda, salvo che
Fazzone avesse iniziato pressoché subito a fare le sue “segnalazioni”.
Sono in tutto 49 quelle prese in considerazione dall’azienda e
trasmesse alla Procura della Repubblica dove è già aperta un’inchiesta
penale. Quella amministrativa, fatta di decine e decine di pagine, si è
conclusa con un “quadro” che riassume le diverse situazioni che si sono
create a seguito delle segnalazioni del noto esponente politico di
Forza Italia. Il magistrato, il caso è seguito personalmente dal
procuratore capo Giuseppe Mancini, un’idea se l’è già fatta e ha
appurato che ci sono delle irregolarità a seguito delle segnalazioni.
 
La Asl, dal canto suo, ha ricostruito insieme alla Regione caso per
caso quello che è accaduto, ha spedito tutto alla Procura per eventuali
profili penali, ma non starà con le mani in mano. Sono stati accertati,
praticamente nella metà delle situazioni esaminate avvenute a seguito
della lettera di raccomandazione, dei vizi legati alle nomine
effettuate. Mancate comparazioni, per esempio, o strutture create
appositamente. Se nel bandire il concorso e nell’indicare le prove non
si ravvisa nulla di irregolare, al momento delle nomine qualcosa non è
quadrato. La direzione generale valuterà adesso se agire o meno in sede
di “autotutela”.
 
Una scelta non semplice, dato che in alcuni casi
trattandosi di nomine che non sono mai state impugnate da altri aventi
diritto oggi sarebbe improponibile procedere con una revoca. Insomma,
chi al momento di quelle nomine presumibilmente “pilotate” si è sentito
danneggiato doveva impugnarle subito come prevede la legge. Oggi un
intervento della Asl potrebbe essere tardivo. Si valuterà, comunque,
caso per caso. I “raccomandati” o meglio la metà di loro, adesso
tremano.
(* Il Messaggero,  22-06-2007)