PIANO CASA, ORDINE INGEGNERI: AIUTERA’ LA RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO

08/08/2009 di

Dopo il convegno (che si è tenuto mercoledì 29 luglio) e l’approvazione della “Legge Regionale Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edilizia residenziale sociale”, arrivano le considerazioni del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina, Fabrizio Ferracci.


“La prima cosa da sottolineare e apprezzare – esordisce il presidente Ferracci – è il metodo di consultazione dal basso messo in campo dalla Regione Lazio nella stesura legge sull’edilizia recentemente approvata, con la richiesta più volte reiterata di osservazioni, puntualmente esaudita, e lo svolgimento di audizioni con i più importanti soggetti coinvolti nel campo dell’edilizia sia privata che pubblica”.

“Entrando nello specifico – continua l’ingegnere Ferracci – la Legge intitolata ‘Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edilizia residenziale e sociale’ ricomprende anche provvedimenti legati al fabbisogno di nuovi edifici a basso costo e forti azioni indirizzate alla riqualificazione delle zone compromesse, attività queste da attuare attraverso meccanismi che consentano azioni di recupero delle zone degradate ed operazioni che permettano di risanare aree pregiate ma al tempo stesso gravemente compromesse. Si pensi,a d esempio, ai parchi, a gran parte del litorale laziale e anche al nostro litorali.

“E’ certamente quindi un ‘Piano Casa’ molto più articolato – spiega – che rivolge la propria attenzione verso diversi aspetti del costruire: nella sua parte premiale promuove l’edificazione senza spreco di ulteriore territorio; incentiva il recupero e la valorizzazione di aree ambientali di pregio; incalza i comuni costieri alla riconversione degli immobili da uso abitativo a strutture turistico-ricettive; attiva una semplificazione di alcune procedure tecnico – amministrative. Altro aspetto qualificante della proposta di legge è quello che favorisce l’adeguamento del patrimonio edilizio esistente alla 1) normativa antisismica, 2) qualità architettonica, 3) sostenibilità energetico -ambientale, secondo le tecniche ed i principi della bio-edilizia”. “Se si vuole dare un futuro al settore edilizio – conclude Ferracci – bisogna dare risposte all’emergenza abitativa e legarle ad un vasto programma di riqualificazione energetica degli edifici oltre che di adeguamento alla normativa per le zone sismiche e a quella sugli impianti”.