MAFIA A FONDI, TENSIONE ALLA VIGILIA DEL CONSIGLIO. PER SAVIANO IL COMUNE E’ GIA’ SCIOLTO
di MARCO CUSUMANO e GIOVANNI DEL GIACCIO *
Un sit in per esprimere solidarietà al prefetto Bruno Frattasi questa sera, una manifestazione a Roma domani in occasione del consiglio dei ministri chiamato a decidere sulle sorti dello scioglimento o meno del consiglio comunale di Fondi. La prima iniziativa, a partire dalle 21 in piazza della Libertà, è di Rifondazione comunista. La seconda del Pd. Ieri, intanto, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha ribadito conversando alla Camera con i giornalisti: «Io ho fatto la mia proposta, ma è il Consiglio dei Ministri che decide. Io la mia parte l’ho fatta». Sembra lavarsene le mani. Va ricordato, però, la proposta è di sciogliere, se non fosse accettata si tratterebbe del primo caso in assoluto da quando c’è la normativa antimafia.
Dal Comune di Fondi, intanto, con una nota firmata dal responsabile della comunicazione istituzionale Gianfranco Antonetti si “bolla” la manifestazione di domani come «una indecorosa sceneggiata contro la città di Fondi». La vigilia è infuocata, insomma. Sempre nel comunicato diffuso ieri si fa riferimento a «l’annullamento dei provvedimenti di restrizione della libertà sancito dal giudice del Riesame». Non solo: «La stessa natura delle imputazioni ascritte ai dirigenti, limitandosi al solo abuso d’ufficio, fa crollare ogni concreta ipotesi di condizionamento mafioso». Secondo il Comune «l’evoluzione del quadro giudiziario mostra evidente la distanza dell’operazione Damasco dalla ordinaria attività amministrativa e dalla condotta degli organi di direzione politica e istituzionale».
Negli atti dell’indagine c’è scritto altro ma la nota ribadisce: «poco interessa al Pd, alla sinistra eterogenea, all’Italia dei valori, l’evoluzione degli aspetti giudiziari e l’assoluta estraneità del Comunedalle accuse fantasiose formulate nell’ambito del teorema Frattasi». Che tanto teorema non deve essere se ha passato il vaglio dei tecnici del ministero ed è stato fatto proprio da Maroni. «Credo che il consiglio dei ministri – la dichiarazione è attribuita al sindaco Luigi Parisella – abbia oggi gli elementi di valutazione per decidere nel merito della vicenda. Attendiamo con fiducia e rispetto la sua decisione». Ma quando si scioglie un consiglio? Secondo la legge se emergono elementi «su forme di condizionamento degli amministratori i che compromettono l’imparzialità degli organi elettivi e il buon andamento delle amministrazioni, nonché il regolare funzionamento dei servizi». Questo doveva accertare la commissione d’accesso, non “Damasco”, e sulla base di questo è stato proposto lo scioglimento.
Intanto Roberto Saviano, lo scrittore simbolo della lotta alla camorra, partecipando a una manifestazione a Roma, ha letto pubblicamente l’elenco dei Consigli comunali italiani sciolti per infiltrazioni mafiose. Nella lista c’era anche Fondi. Svista o auspicio? Il video è visibile all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=K_h4KURtZ-s (* Il Messaggero 30-07-2009)