FURTI DI OLIO E VINO, UN ARRESTO A SABAUDIA

20/07/2009 di

Ammonta a circa due milioni di euro il valore della refurtiva – prodotti alimentari come olio e vino, ma anche automezzi e materiale edile – frutto di una decina di colpi compiuti in diverse località italiane per i quali i carabinieri di Città di Castello hanno arrestato 11 tra operai e camionisti dieci dei quali residenti in provincia di Foggia e un altro in quella di Latina.


A loro carico sono state eseguite ordinanze di custodia disposte dal gip di Perugia su richiesta della procura del capoluogo umbro. L’operazione «Cio» è stata avviata in seguito a un furto di mille e 200 quintali di olio extravergine di oliva (valore mezzo milione di euro) travasato, nel maggio del 2008, da cinque silos di un’azienda di Città di Castello in tre o quattro autocisterne. In base alle modalità di azione, i militari hanno ipotizzato che il gruppo potesse essere responsabile anche di altri colpi analoghi. Le indagini si sono così indirizzate su alcuni pugliesi residenti a Cerignola e risultati già inquisiti in passato. Secondo i carabinieri – è stato riferito oggi in una conferenza stampa – sono coinvolti in furti compiuti nelle province di Pavia, Latina, Asti, Treviso, Avellino, Campobasso, Macerata, Foggia, Catanzaro e Mantova. Tre dei sospetti sono stati bloccati dai carabinieri il 25 ottobre prima che potessero compiere un furto in una distilleria di Faenza (Ravenna). Tornati in libertà oggi i carabinieri li hanno di nuovo arrestati insieme ad altre otto persone con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al furto. Gli investigatori hanno reso note oggi solo le iniziali dei nomi. Nove degli arrestati sono risultati residente a Cerignola, uno a Stornara (Foggia) e un altro Sabaudia (Latina). Hanno tra 25 e 59 anni e diversi sono risultati parenti.

Nel furto compiuto a Città di Castello i ladri avevano praticato quattro fori sul tetto dell’oleificio Ranieri e quindi utilizzando lunghi tubi avevano travasato l’extravergine di oliva nelle autocisterne sistemate, una alla volta, all’interno di un adiacente capannone. Dalle prime indagini condotte dal personale del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Città di Castello e dalla locale stazione dell’Arma, emergeva quella che gli investigatori hanno definito una particolare capacit… organizzativa e conoscenza dei luoghi da parte degli autori del furto. È quindi emerso un modo di agire ritenuto correlato ad altri fatti analoghi verificatisi in passato in altre località italiane. In occasione dell’intervento compiuto a Faenza i carabinieri hanno sequestrato tre autotreni che – secondo gli investigatori – sarebbero stati utilizzati per asportare alcol neutro dalla distilleria. Gli arresti sono stati eseguiti dai militari del nucleo operativo della compagnia di Città di Castello – comandata dal capitano Antonio Morra – insieme al personale dei comandi provinciali di Latina e Foggia e della compagnia di Cerignola. Impiegati 80 uomini e 22 automezzi dell’Arma. Le indagini sono ancora in corso per stabilire dove sia finita la refurtiva.