OMICIDIO PISNOLI, PROCESSO AL VIA: FIGLI IN TRIBUNALE
È iniziato oggi davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Nicola Iansiti, il processo a carico di Gabriele Piras e Giuseppe Arena, i due romani considerati gli esecutori materiali del delitto di Massimo Pisnoli, il suocero del calciatore della Roma Daniele De Rossi. L’accusa per loro è omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.
Questa mattina in aula era presente anche Tamara Pisnoli, moglie di De Rossi e figlia della vittima, che si è costituita parte civile insieme all’altra sorella e ai fratelli del 45enne. Pisnoli era stato freddato con un colpo alla schiena ed uno in bocca e fu trovato morto poco prima di Ferragosto dell’anno scorso in uno sterrato vicino la stazione di Campoleone, ad Aprilia. Secondo l’accusa Pisnoli era stato complice di alcune rapine con i due e proprio i dissidi interni al gruppo, legati alla spartizione dei proventi delle rapine consumate insieme, sarebbero alla base del movente dell’omicidio. L’inchiesta, inizialmente coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Roma è poi tornata presso la Procura di Latina. Oggi nell’udienza la difesa ha presentato alcune eccezioni, tra cui quella della incompetenza territoriale dal momento che Pisnoli è stato preso a Roma ed in seguito portato ad Aprilia. Piras è già coinvolto in altri due omicidi e rientra in un programma di protezione perché sta collaborando con gli inquirenti. Il Gup si è riservato di decidere rinviando il processo al prossimo 17 luglio per sciogliere la riserva e procedere in abbreviato per Piras e con il giudizio ordinario per Arena.