ESAME, GLI STUDENTI PONTINI SCELGONO LA TRACCIA SU INTERNET

25/06/2009 di

I primi promossi alla maturità sembrano essere i temi di italiano: almeno a sentire i giudizi degli studenti, che hanno definito le prove dell’esame 2009, «facili» o «interessanti». Certo, bisognerà vedere come andranno i voti, quelli veri, che serviranno a raggiungere l’agognata promozione: ma per questa volta le polemiche sono state marginali. La traccia che più è piaciuta è stata «Social Network, Internet, New Media» scelta dal 32% dei candidati, segnala Viale Trastevere, che al secondo posto indica l’analisi del testo, Svevo, scelta dal 18,2% dei candidati.


ANCHE LATINA SCEGLIE I SOCIAL NETWORK: La traccia su internet è piaciuta molto agli studenti pontini, anche se il rischio è quello di uscire fuori tema limitandosi a spiegare il funzionamento dei social network e delle chat. 

A ROMA LA GENERAZIONE MOCCIA SCEGLIE L’AMORE: Al liceo classico Tasso i giovani cresciuti all’ombra di «tre metri sopra al cielo» e dei lucchetti di Ponte Milvio hanno optato per la traccia sull’amore e l’innamoramento: «Quello che mi ispirava di più – ha detto una ragazza – era quello sull’amore. Escludendo il tema su Svevo che era sicuramente quello più difficile e anche il più noioso, le altre tracce erano tutte interessanti» 

PALERMO: Tracce prevedibili, non difficili, svolte anche in tre ore o poco più. È quanto emerge dalle battute dei primi studenti che sono usciti dalla prova di maturità nei licei Classico «Garibaldi», nello Scientifico «Cannizzaro» e nell’Iti «Vittorio Emanuele III» a Palermo. «Ho svolto il tema su Italo Svevo. Per me è stata una passeggiata. La prova più preoccupante è la versione di latino domani», dice Laura Dioguardi, 19 anni, della quinta B, la prima a terminare la prova nel liceo Garibaldi, alle 11:55. Per Marco Gallo, 18 anni, studente della quinta C dello scientifico Cannizzaro «Le tracce erano più facili di quanti ci aspettassimo».

MILANO; PROF, TRACCE SEMPLICI E FOTO DIVERTENTI: Anche dai docenti i giudizi non sono negativi: Le tracce «erano piuttosto chiare e semplici. Temi forse meno scolastici del passato, il che non è per forza negativo», ha detto Nello Forti Grazzini, docente di Arte al liceo classico Parini di Milano. Ma per valutare la difficoltà reale delle proposte, le tracce «andrebbero viste con gli occhi degli studenti», aggiunge.

NAPOLI: UCRAINA SENZA PERMESSO PARTECIPA A ESAME: «La prima è andata, ora l’incubo è l’orale. Sarò l’ultima in elenco, speriamo bene». Il punto con cui ha concluso, alle 15.25, il saggio breve sulla cultura giovanile, prima prova dell’esame di maturità, mette fine anche alla singolare storia di Darya, 20 anni da Donestsk, Ucraina, studentessa senza permesso di soggiorno del liceo Linguistico ‘Margherita di Savoià di Napoli, che sino all’8 giugno non poteva prendere parte alle prove finali per il diploma. La ragazza ha vissuto giorni di paura e disperazione. Poi però la decisione di raccontare la vicenda a «Il Mattino», il sostegno di studenti e insegnanti e l’intervento diretto del ministro della Pubblica Istruzione Gelmini, che le ha concesso
l’autorizzazione a partecipare alle prove d’esame in attesa del visto, atteso nell’arco di un anno, hanno fatto svanire la paura. «Le tracce erano davvero interessanti – dice Darya alla fine della prova – anzi avrei voluto svilupparne anche altre». Sull’intervento del ministro Gelmini, la ragazza «ringrazia per l’opportunità che le è stata concessa» e sottolinea «l’appoggio di amici, compagni e professori, schieratisi con me senza riservè.

WEB, PROVE FACILI MA RISCHIO ERA FUORI TEMA: Anche su internet i giudizi sono all’insegna della »prove facili«, ma con un’avvertenza: c’è il rischio di »andare fuori tema«, soprattutto, nel caso si sia preparato in anticipo qualcosa su uno degli argomenti trattati.

DOMANI LA SECONDA PROVA: La prossima tappa è per domani con la prova di latino, vero ostacolo degli studenti che ammettono candidamente la “paura per una possibile versione di Tacito”.

IL BOOM DEI SOCIAL NETWORK. Dal computer ai cellulari, fino ai banchi di scuola, anche se solo nell’ultimo tappa del percorso formativo. I social network, fenomeno socio-culturale degli ultimi anni, hanno guadagnato infatti una traccia alla prima prova scritta degli esami di maturità. Nelle scorse settimane le reti sociali avevano ospitato una lunga lista di previsioni, ma nessuno aveva immaginato che argomento dello scritto potesse essere proprio il mezzo usato in cerca di dritte e conforto. 

La traccia, comunque, non dovrebbe aver impensierito troppo i maturandi, che i siti sociali li conoscono bene: secondo Nextplora, l’86% degli italiani tra 16 e i 24 anni il mese scorso ha navigato in rete e, di questi, 9 su 10 hanno visitato uno o più social network. Forse è per questa conoscenza diretta che quasi uno studente su tre – informa il ministero dell’Istruzione – ha scelto di affrontare questa traccia. Una traccia, però, che richiedeva anche di ripercorrere l’evoluzione sociologica dei sistemi di comunicazione di massa, forse trovando gli studenti impreparati. 

La traccia «è un buon inizio, purchè sia un inizio», dice Derrick De Kerckhove, titolare di tre corsi sulle tlc alla Federico II di Napoli. La scuola – spiega – dovrebbe cominciare a occuparsi di cosa succede nella vita degli studenti, «che passano almeno un quarto del loro tempo di veglia su telefonini e in rete, in relazione con persone che chiamano amici». Per il preside della facoltà di Scienze di Comunicazione della Sapienza, Mario Morcellini, che critica l’assenza della comunicazione tra le materie di studio, «sarebbe più logico indurre prima i liceali a riflettere su cosa significhino informatica e nuovi media. Inserire questi argomenti solo nei temi d’esame sembra un agguato».  

Il tema richiedeva anche un analisi dei cambiamenti nei rapporti interpersonali e l’apporto di esempi concreti, un fronte su cui gli studenti sono presumibilmente preparati, non solo in termini ludici. Basti pensare alle centinaia di migliaia di persone, in buona parte giovani, che la mattina del 6 aprile si sono riunite su Facebook per portare aiuto ai terremotati dell’Aquila. O al fatto che nelle ultime elezioni, secondo Swg, il 69% degli utenti ha scoperto gli orientamenti politici degli amici sui siti sociali. L’incontro e il confronto, ovviamente, non sono solo per solidarietà e sulla politica: gruppi tematici continuano a crescere su una miriade di argomenti. Quello che manca nei social network, almeno oggi, sono i commenti sui temi svolti. Salvo qualche eccezione, i maturandi 2009 non sono ancora in rete. O, magari, saggiamente, studiano per la prova di domani.