ELEZIONI A SABAUDIA, SFIDA TRA SEI CANDIDATI

01/06/2009 di

di EBE PIERINI *

Saranno in sei tra meno di una settimana a contendersi la poltrona di sindaco del Comune di Sabaudia. Il Pdl schiera l’attuale sindaco, Maurizio Lucci, vice del compianto Sandro Maracchioni del quale ha preso il posto come vogliono le norme vigenti. A sostenere la sua candidatura anche Udc, Udeur, Popolari Liberali e dalla lista civica Forza Sabaudia. Lucci, responsabile vendite di un’azienda pontina, è stato più volte vice sindaco e assessore ed attualmente è anche consigliere provinciale. Grande appassionato di sport ha una predilezione per il calcio.


Il Pd si affida invece ad un volto nuovo della politica locale, Franco Brugnola, direttore amministrativo dell’istituto zooprofilattico sperimentale delle regioni Lazio e Toscana, sostenuto anche da Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani. Autore di diverse pubblicazioni, appassionato di musica da camera e musica jazz, in passato si è cimentato anche con la pittura. Ci riprova Alberto Lattuille, dipendente del consorzio di bonifica di Latina, che aveva già cercato di agguantare la poltrona di sindaco due anni fa. A supportarlo sono Italia Condivisa, Movimento Sociale Fiamma Tricolore e l’Unione Veneti Pontini. Il pochissimo tempo libero che ha a disposizione lo dedica agli amici.

 

Scende in campo nuovamente anche l’ex sindaco Salvatore Schintu. Medico specializzato in ematologia, da moltissimi anni siede in consiglio comunale ed ha anche rivestito la carica di assessore in passato. Due anni fa perse il ballottaggio proprio con Maracchioni. Da tre mesi è approdato a Nuova Area che lo sostiene assieme a La Destra. Ama viaggiare e nel tempo libero si dedica alla fotografia e alla coltivazione di un boschetto di querce a Bella Farnia.

La lista Progetto per Sabaudia – Sanguigni sindaco, Partito socialista, Nuovo PSI e Italia dei Valori propongono la candidatura di Luciano Sanguigni. Medico specializzato in medicina del lavoro, è stato più volte consigliere comunale tra le fila dell’opposizione. Non nasconde la sua passione per i giochi da tavolo, soprattutto scacchi e tresette. La Lega Lazio si affida Mario Tieghi, insegnante di materie letterarie, ex sindaco di Sabaudia dal 93 al 94 ai tempi della Dc e più volte assessore dal 1990 al 2002. Ama scrivere ed è appassionato di archeologia e di corsa. In merito a due problematiche di fondamentale importanza quale il rapporto tra città ed Ente Parco e il futuro del lago di Paola le posizioni dei vari candidati in taluni casi convergono in taluni altri si differenziano.

«E’ necessario un confronto con l’Ente Parco che tenga conto delle esigenze della città e nel contempo dell’ambiente» – spiega Lucci. «Sono per un rapporto di piena collaborazione tra Comune ed Ente Parco e per l’apertura di un tavolo permanente per recuperare il tempo perduto in inutili querelle , creando gli strumenti per snellire tutte le procedure burocratiche che i cittadini incontrano per ogni questione che coinvolge Comune e Parco» dichiara Brugnola. Un tavolo di confronto che ponga fine agli scontri è la proposta di Lattuille.

«Occorre dialogare e progettare – sottolinea Schintu – L’attività di repressione deve essere equilibrata e proporzionata. Il team del Parco deve essere potenziato per fornire risposte più celeri”». «Va riconosciuto il valore aggiunto del Parco Nazionale del Circeo e dell’Ente Parco come elementi in grado di fare da volano dell’economia, nel rispetto dell’ambiente, per uno sviluppo sostenibile non incentrato esclusivamente sul turismo balneare» attacca Sanguigni. Il lago ai sabaudiani: questa la posizione di Lucci che conferma il proprio appoggio al progetto della provincia di Latina per la riqualificazione del bacino lacustre e guarda positivamente all’apertura di parte degli eredi nei confronti del Comune. Secondo Brugnola «il lago di Paola deve essere gestito dall’Ente Parco del Circeo, al fine di consentire il pieno rispetto della tutela ambientale disposta dalle norme istitutive».

Lattuille propone invece un’azienda mista pubblico – privata per la gestione della cantieristica con la creazione di aree per l’assemblaggio delle imbarcazioni al porto di Terracina o a Latina. Schintu ritiene che il «lago sia demaniale» ma che «il privato vada risarcito» e ritiene che il progetto Cusani sia «una bufala». E’ favorevole invece a «una o due darsene ai poli opposti del Lago» che vanno «studiate ed inserite nel contesto ambientale e produttivo».

Sanguigni propone «l’acquisizione del lago di Paola attraverso una fondazione che veda impegnati e coinvolti i proprietari, il Comune, il Parco, la Provincia e la Regione in un progetto di riqualificazione e promozione di alto livello turistico, culturale, archeologico, economico, agricolo, ittico, ricreativo e sportivo». Tieghi sostiene invece la necessità di espropriare il lago di Paola attraverso il coinvolgimento del Comune e dei ministeri competenti. (* Il Messaggero 01-06-2009)