CUSANI ACCUSA CIARRAPICO DI TENTATA ESTORSIONE, CASO IN TRIBUNALE
di MARCO CUSUMANO *
Tentata estorsione nei confronti del presidente della Provincia. Questa volta lo scontro tra Giuseppe Ciarrapico e Armando Cusani, esponenti dello stesso partito ma da tempo in aperto conflitto tra loro, arriva in un’aula giudiziaria. Ieri, davanti al giudice Lucia Aielli, è stata discussa l’udienza di opposizione all’archiviazione del procedimento che vede sotto accusa il senatore del Pdl. La Procura di Latina ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta affidata a Vincenzo Saveriano, ma ora è intervenuta la Procura Generale che ha avocato a sé il caso. Ieri il procuratore generale ha chiesto al giudice Aielli di disporre ulteriori indagini sulla presunta tentata estorsione, ascoltando Armando Cusani in qualità di parte offesa.
A quanto emerso il caso riguarda alcuni contatti tra Ciarrapico e Cusani. L’editore, secondo la denuncia, avrebbe avanzato una serie di richieste al presidente della Provincia tra le quali, sembra, alcuni finanziamenti per pubblicità istituzionali. Evidentemente, per giustificare l’ipotesi di tentata estorsione, l’esposto di Cusani avrebbe evidenziato un tono “intimidatorio” da parte di Ciarrapico, specialmente dopo il diniego rispetto alle richieste dell’editore. I fatti contestati sarebbero avvenuti circa un anno e mezzo fa, quando Ciarrapico non era ancora stato eletto come senatore del Pdl.
L’anno scorso la candidatura dell’ex Re delle acque minerali mandò su tutte le furie Cusani e Fazzone, rivali storici di Ciarrapico. Cusani, in particolare, commentò duramente la scelta dei vertici del suo partito: «E’ una candidatura sbagliata, un grossissimo errore, come possiamo spiegare agli elettori che portiamo in Parlamento un uomo con questo modello e stile di vita? Ovviamente farò la mia parte come sempre in campagna elettorale ma non accanto a Ciarrapico, su di me non può contare». Poco dopo Ciarrapico fu eletto senatore. A distanza di mesi la situazione non può certo dirsi appianata, anzi ora diventa ancora più incandescente con l’arrivo del fascicolo in tribunale e l’intervento della Procura Generale. Il giudice Aielli si è riservata sulla decisione: potrebbe optare per l’archiviazione oppure disporre nuove indagini così come richiesto dalla Procura generale, magari ascoltando la testimonianza di Armando Cusani (rappresentato dall’avvocato Corrado De Simone). La decisione potrebbe arrivare da un momento all’altro anche se, forse, slitterà a dopo le elezioni provinciali. (* Il Messaggero 26-05-2009)