Turismo, è scontro tra Cusani e Zappalà

19/01/2012 di
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«Non siamo stati invitati a intervenire. È una scelta precisa di chi ha organizzato il convegno di domani, peraltro in una scuola di competenza provinciale che noi abbiamo messo a disposizione della Regione Lazio». L’accusa è rivolta al governo del Lazio e all’assessore regionale al turismo Stefano Zappalà, targato Pdl ed espressione del territorio pontino.

A lanciarla è Armando Cusani, presidente della Provincia di Latina, alla vigilia degli Stati generali sul turismo organizzati proprio a Latina, nella sede dell’istituto agrario San Benedetto. Il terreno di scontro è quello del turismo, su cui Cusani snocciola una serie di politiche fallimentari della Regione, annunciando al contempo che non parteciperà al convegno in programma domani.

«Ci hanno negato il diritto di intervenire – spiega – quindi non ci vogliono ascoltare. Eppure qui ci sono persone che hanno sostenuto la presidente, finanziando la sua campagna elettorale, ognuno tassandosi di 2mila euro. Nessuno di noi può quindi essere colpito dal sospetto di fare opposizione. La nostra iniziativa è a favore di un diritto che ci è stato negato».

Il presidente Cusani, appoggiato dal presidente della Provincia di Frosinone Antonello Iannarilli, annuncia quindi di non partecipare agli stati generali sul turismo. Poi elenca le falle della politica regionale in materia. A partire dalle Apt, le aziende di promozione turistica, «cancellate – dice – dopo 76 anni di storia e sostituite dall’agenzia regionale sul turismo, che impiegherà 90 persone per fare le stesse cose. Non ci dicano – aggiunge – che questo è risparmio».

La polemica si concentra poi sulle risorse economiche destinate al comparto e mai arrivate al territorio pontino: «Le uniche – spiega ancora – sono quelle relative alla legge sulla valorizzazione dei comuni costieri: 48 milioni di euro disponibili, di cui 23 assegnati, ma i comuni non hanno visto il becco di un euro e rischiano di esporsi a una serie di danni erariali per via dei progetti approvati e già avviati».

Altra occasione di scontro è la scuola di alta formazione turistica promossa dalla Regione: «Mi sarei aspettato almeno qualche briciola per il biocampus promosso dalla provincia di Latina, invece 7 milioni di euro sono andati all’istituto di Ostia».