FRODE SULL’IVA DELLE AUTO DI LUSSO, LATINA CENTRO DELLA TRUFFA

07/05/2009 di

Un giro d’affari da 50 milioni di euro con frode Iva su auto di lusso (Ferrari, Porsche, Aston Martin, Hummer ecc.) acquistate da siti web di concessionarie tedesche e rivendute con lo sconto a liberi professionisti e industriali italiani. Questo, secondo la Guardia di Finanza di Ancona, avrebbe fatto fino al 2007 un’organizzazione con base a Falconara Marittima (Ancona). Dieci le denunce per associazione per delinquere. Coinvolti tre ex pallavolisti di serie A e B.


Con l’operazione denominata ‘Virtual car’, ha spiegato il col. Paolo Papetti, si è accertato che l’elusione dell’Iva avveniva attraverso società cartiere che figuravano come acquirenti delle auto. Queste non versavano l’imposta, che anzi scorporavano dall’importo netto, e poi rivendevano con fatture false all’ex concessionaria falconarese ‘Mondo Autò che applicava l’Iva su un imponibile più basso e vendeva a prezzo scontato. Le vetture, tutte di alta gamma con prezzi dai 70 ai 100 mila euro, in realtà venivano ritirate in Germania e pagate in contanti da referenti della concessionaria, ora inattiva. Si trattava anche di concorrenza sleale ai danni di altri rinvenditori, ha detto il comandante provinciale Giovambattista Urso sottolineando l’importanza, ancor più in tempi di crisi, di perseguire comportamenti «illeciti e antisociali». Dopo due anni d’inchiesta i militari, coordinati dal pm Mariangela Farneti, hanno tirato le somme inviando le segnalazioni per associazioni per delinquere finalizzata a truffa e frode fiscale. Perno delle indagini le intercettazioni telefoniche (migliaia di telefonate in Germania senza che risultassero rapporti diretti con la concessionaria) e il ritrovamento, presso la rivendita auto, di una pen drive contenente le contabilità delle società ‘cartierè. Stando a quanto ricostruito dai finanzieri, l’organizzazione era in grado di commercializzare un migliaio di auto l’anno. Il presunto promotore del business illecito risiede a Montemarciano (Ancona).

Sono coinvolte persone residenti a Osimo e Poggio San Marcello (Ancona), Fano (Pesaro), Campodarsego (Padova), Sciacca (Agrigento), Latina, Cisterna di Latina (due persone). A Falconara, Latina e Teramo le principali ‘cartierè. Le auto in questione sarebbero state smistate in diverse province: a cinque concessionarie ad Ancona (alcune nello Jesino), tre a Macerata e Ascoli Piceno, due a Pesaro Urbino, una a Arezzo, Bologna, Teramo e Reggio Calabria. Alle autorità competenti per territorio i militari hanno inviato i relativi atti.